A TUTTI COLORO CHE HANNO SETE: VENITE ALLE ACQUE
Genesi 1:20:
וַיֹּאמֶר אֱלֹהִים יִשְׁרְצוּ הַמַּיִם שֶׁרֶץ נֶפֶשׁ חַיָּה וְעוֹף יְעוֹפֵף עַל־הָאָרֶץ עַל־פְּנֵי רְקִיעַ הַשָּׁמָיִם
VAIÓMER ELOHIM ISHRETZÚ HAMMÁIM
SHÉRETZ NÉFESH CHAIÁ VEOF IEOFEF
AL-HAÁRETZ AL-PENÉ REKÍA HASHAMÁIM
"Poi disse Dio: Che le acque si riempiano di moltitudini di esseri viventi e che gli uccelli volino sulla terra nella distesa aperta del cielo".
La parola per Dio è אלהים ELOHIM e può essere letta come אל הים El HaIam che significa "Dio del mare".
"Il mare" è un riferimento alla Torah e chi se ne occupa è benedetto con le "Chassadim" dell'acqua ed eredita l'anima dall'aspetto della "Shekinah".
"Gli uccelli" è l'aspetto dell'anima al livello del Ruach.
Isaia 55:1a:
הֹוי כָּל־צָמֵא לְכוּ לַמַּיִם
HOI KOL-TZAMÉ LEKÚ LAMMÁIM
"A tutti gli assetati: Venite all’acqua".
La nostra anima ha sete della Luce e il profeta Isaia ci suggerisce di andare a cercare l'acqua, che è la Luce della Torah. Lo Zohar è lo strumento che usiamo per attingere l'acqua, cioè la Luce dal pozzo, che è la Torah.
La maggior parte delle persone arriva alla spiritualità, alla Cabalà e allo Zohar quando sente una sorta di mancanza. Le persone ricche e appagate vivono dietro le loro "sicure" mura, non si preoccupano di nulla finché non perdono qualcosa. Poi si rendono conto di quanto siano vulnerabili e cercano super poteri di protezione o di sostegno per realizzare i loro desideri "terreni".
Quindi, portate la vostra anima all’acqua per dissetarvi prima che le cose possano cambiare a livello "materiale".

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