MANDA AMORE ALLE FIGLIE DI GERUSALEMME
Quando la negatività è rimossa dal mondo, il Vaso esisterà in uno stato di riposo, cioè un flusso continuo / ininterrotto di luce. Questo stato porterà una soddisfazione totale al Klí ("recipiente").
Lo stato attuale è che la Shechinah è "rinchiusa" in esilio (Malchut) fino a quando Dio porterà la Redenzione Finale. Lei è con noi per aiutarci e confortarci nel dolore di essersi allontanati dalla luce. Senza di lei, non ci potrebbe essere vita in questo mondo.
HISHBÁATTI ETKEM BENOT IERUSHALÁIM BITZVAOT O BEAILOT HASSADÉ IM-TAIRU VÉIM-TEORERÚ ET-HAAHAVÁ AD SHETTECHPATZ
"Vi scongiuro, o figlie di Gerusalemme, per i caprioli e per le cerve del campo, di non svegliarvi e di non far vegliare l'amore, finché non voglia".
Dio, nell'aspetto di Zeir Anpin, ha fatto giurare alle "figlie di Gerusalemme" (Malchut) di non poter risvegliare "l'amore" (Luce della Redenzione) finché il "Vaso" non sarà riempito dal desiderio di esso.
In questa sezione dello Zohar, Rabbi Shimon bar Yochai sta in piedi e prega “l’En Sof" (Infinito) di rompere il giuramento del "Ben" ("figlio") che è Zeir Anpin e portare la redenzione alla Shechinah. Sta offrendo a Dio diverse scuse e suggerimenti per cambiare la decisione originale del figlio (Zeir Anpin).
La prima scusa è che Dio, l'En Sof (Infinito), è al di sopra di Abba ("Il Padre") che è Chochmah e 'Imah' ("La Madre") che è Binah. Sono al di sopra del figlio (Zéir Anpín) e possono cambiare qualsiasi sua decisione. Inoltre, anche tre persone semplici possono essere qualificate per annullare i voti.
Rabbi Shimon continua e dice che se l'En Sof (Infinito) non accetta questa ragione, allora sta chiedendo a lui e a tutte le anime giuste nelle Yeshivot (scuole di apprendimento) nei cieli di sostenerlo nella sua richiesta.
Sta chiedendo l'accettazione del Zechut (merito) di Moshe (Mosè) che era sempre con la Shechinah e collegato attraverso la Colonna Centrale.
Moshe era anche disposto a dare la sua anima per i Bnei Yisrael (Israeliti) in cambio del perdono dei loro peccati. Per queste ragioni e per Moshe Rabbenu, Rabbi Shimon dice all'En Sof (Infinito) che deve annullare il giuramento e porre fine al "Galut" (esilio).
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