Lezione di Tanya di oggi 5 Sivan 5785 - 1 giugno 2025
Shaar Hayichud
Vehaemunah, metà dell'Introduzione
והנה
ענין אהבה זו רצה משה רבנו עליו השלום ליטע בלב כל ישראל, בפרשה: ועתה
ישראל וגו׳
È questo amore - quest'ultimo tipo di
amore, che può essere generato dalla contemplazione - che Mosè, il nostro
maestro, pace a lui, desiderava impiantare nel cuore di ogni ebreo, nel passo1
“Ed ora, Israele,...”.
בפסוק:
הן לה׳ אלקיך השמים וגו׳
nel versetto che parla della grandezza
di Dio: “Ecco, i cieli appartengono a Dio, vostro Signore...” e anche nei
versetti successivi che parlano dell'amore di Dio per il suo popolo:
רק באבותיך
חשק וגו׳, ומלתם וגו׳, בשבעים נפש וגו׳
“Solo nei vostri padri Egli si è
compiaciuto... Circonciderete.... Con settanta anime [i vostri antenati scesero
in Egitto, e ora Egli vi ha reso numerosi come le stelle del cielo]”.
Tutto ciò porta inevitabilmente al
primo versetto del capitolo successivo, ossia:
ואהבת
וגו׳
2“Amerai [il Signore tuo
Dio...]”.
ולכן
סיים דבריו על אהבה זו: אשר אנכי מצוה אתכם לעשותה
Per questo [Moshe Rabbeinu] concluse le
sue parole nel versetto successivo citato sopra riguardo a questo amore,3
“... che vi comando di fare”.
Ecco, dunque, la risposta alla domanda
di cui sopra su come sia possibile “fare” o creare l'emozione spirituale
dell'amore:
שהיא
אהבה עשויה בלב, על ידי הבינה והדעת בדברים המעוררים את האהבה
perché questo è un amore che si produce
nel cuore attraverso la comprensione e la conoscenza autonoma di argomenti che
ispirano amore.
Ma se il versetto si riferisce al tipo
di amore che si crea attraverso la contemplazione, non dovrebbe prima ordinare
di contemplare? In effetti è così, prosegue l'Alter Rebbe:
ועל
זה צוה כבר תחלה: והיו הדברים האלה אשר
אנכי מצוך היום על לבבך
E questo lo aveva già comandato in
precedenza, nel primo paragrafo dello Shema:4 “E queste parole, che
oggi vi comando, saranno sul vostro cuore”.
כדי
שעל ידי זה תבא לאהבה את ה׳, כדאיתא בספרי על פסוק זה
così che attraverso questa
[meditazione] arriverete ad amare Dio, come si legge nel Sifri su questo
versetto.5
והנה
על אהבה זו השנית, שיך לשון מצוה וצווי
Un'espressione di comando (“che vi
comando di fare - di amare”) può quindi essere applicata a questo secondo tipo
di amore generato intellettualmente,
Potrebbe sembrare che comandare a una
persona di sperimentare l'amore sia infruttuoso o superfluo. Non è così,
invece, per quanto riguarda il tipo di amore che nasce dalla contemplazione. In
questo caso, si può davvero ricevere un comando:
דהיינו:
לשום לבו ודעתו בדברים המעוררים את האהבה
cioè concentrare il cuore e la mente su
questioni che suscitano amore.
אבל
באהבה ראשונה, שהיא שלהבת העולה מאליה, לא שיך לשון צווי ומצוה כלל
Ma un'espressione di comando non è
affatto applicabile al primo tipo di amore, che è una fiamma che sale da sola.
ולא
עוד, אלא שהיא מתן שכרם של צדיקים, לטעום מעין עולם הבא בעולם הזה
Inoltre, è la ricompensa degli
tzaddikim, assaporare un assaggio del Mondo a venire in questo mondo.
Nel Mondo a venire i giusti si
crogiolano nei raggi della Presenza divina: si deliziano nella loro percezione
della Divinità. Ed è questa delizia che gli tzaddikim godono in questo mondo
quando servono Dio con amore.
שעליה
נאמר:
עבודת מתנה אתן את כהונתכם, כמו שיתבאר במקומה
A proposito di questo [livello di
amore] è scritto6: “Vi ho concesso il vostro sacerdozio come un
servizio divino che è un dono”, come sarà spiegato nella sua sede appropriata,
cioè quando si parlerà del dono divinamente concesso di ahavah betaanugim.
* * *
L'Alter Rebbe passa ora a spiegare
quale qualità speciale risieda nella modalità di servizio inferiore di “educare
il bambino secondo la sua strada”, in modo che “anche quando diventa
[spiritualmente] più grande non se ne discosti”. È vero che il livello
inferiore dell'amore, quello generato dalla meditazione, è per così dire una
tappa della preparazione educativa. Rispetto al livello più elevato dell'amore
essenziale e costante che si rivela solo negli tzaddikim, è un servizio da
bambini, alla portata di tutti. Eppure, c'è qualcosa in esso che deve essere
mantenuto anche quando si è passati al modo “adulto” di amare Dio.
È possibile, infatti, che il tipo di
amore superiore non si manifesti sempre anche quando si è al livello di uno
tzaddik. In particolare, poiché i suoi progressi obbligatori da un livello
all'altro richiedono che, prima di raggiungere un gradino più alto, egli debba
prima rilasciare la presa sul gradino precedente; in caso contrario, essa
ostacolerà la sua ascesa.
Quando lo tzaddik è privo del proprio
livello d'amore, alimenta il suo servizio divino con una risorsa che risale
alla sua infanzia spirituale - con un amore nato dalla meditazione, il livello
inferiore di amore in cui è stato educato prima di raggiungere lo stato di
tzaddik.
NOTE
1. Deuteronomio10:12, 14, 15, 16, 22.
2. Ibid. 11:1.
3. Ibidem, v. 22.
4. Ibid. 6:6.
5. Il Rebbe osserva che quanto sopra ci permette di
comprendere un'affermazione correlata del Sifri, altrimenti sconcertante. Il
Sifri afferma che il versetto che insegna che “amerai il Signore tuo Dio con
tutto il cuore” non spiega come Dio debba essere amato; il versetto prosegue
quindi dicendoci che “queste parole... saranno sul tuo cuore”, perché “così
conoscerai Dio e ti aderirai alle sue vie”.
La domanda è ovvia: in che modo “sul tuo cuore” spiega
meglio di “con tutto il cuore” il modo in cui Dio deve essere amato?
Secondo la spiegazione dell'Alter Rebbe, tuttavia, il Sifri
è perfettamente comprensibile: “sul tuo cuore” si riferisce al tipo di
meditazione che porta inevitabilmente all'adempimento del comandamento di
‘amare il Signore tuo Dio con tutto il cuore’.
6. Numeri 18:7.