Lezione di Tanya di oggi 1 Tammuz 5785 · 27 giugno 2025
Shaar Hayichud
Vehaemunah, inizio del capitolo 10
Concludendo il capitolo precedente,
l'Alter Rebbe ha spiegato che, poiché Dio è infinitamente elevato al di sopra
dell'intelletto, i mezzi intellettuali sono inadeguati a cogliere la Sua unione
assoluta con le Sefirot del Mondo di Atzilut. Queste sono limitate ai
particolari attributi divini della saggezza, della gentilezza e così via. Lo
Zohar definisce quindi questi attributi “il segreto della fede”, poiché la loro
unione con il Divino sfugge alla comprensione umana.
אך בכל
מקום
Tuttavia, nonostante il fatto che le
Sefirot trascendano l'intelletto e la comprensione,
הואיל
ודברה תורה כלשון בני אדם, לשכך את האוזן מה שהיא יכולה לשמוע
poiché1 “la Torah parla come
nella lingua degli uomini” al fine di2 “modulare per l'orecchio ciò
che è in grado di sentire”,
לכך
ניתן רשות לחכמי האמת לדבר בספירות בדרך משל
è stato concesso ai cabalisti (lett.
“gli studiosi della verità”) il permesso di parlare allegoricamente delle
Sefirot.
Nota del Rebbe: "L'uso del termine
משל (‘allegoria’) sottolinea che l'allegoria e il suo oggetto non
sono identici, ma semplicemente che esiste una somiglianza tra la relazione che
sussiste tra i particolari dell'analogia e la relazione che sussiste tra i
particolari dell'analogo. Non c'è, tuttavia, alcuna connessione tra gli aspetti
particolari dell'analogia e l'analogo.
“Qui, per esempio: i raggi del sole e il
sole non sono in alcun modo paragonabili alle Sefirot e alla loro Fonte.
L'analogia si riferisce solo al modo in cui i raggi del sole sono uniti (cioè
correlati) al sole stesso. Questa analogia ci rende più facile comprendere
l'unità delle Sefirot con la loro Fonte”.
וקראו
אותן אורות
[I cabalisti] chiamavano [le Sefirot]
“luci”, utilizzando una terminologia presa in prestito dalla rivelazione della
luce,
כדי
שעל ידי המשל הזה, יובן לנו קצת ענין היחוד של הקב״ה ומדותיו
in modo che, grazie a questa metafora,
potessimo comprendere in qualche modo la natura dell'unità del Santo, benedetto
sia Egli, e dei Suoi attributi.
שהוא,
בדרך משל, כעין יחוד אור השמש שבתוך גוף כדור השמש, עם גוף השמש שנקרא מאור
È, a titolo illustrativo, come l'unità
della luce solare che è all'interno del globo solare, con il globo solare
[stesso], che è chiamato non solo “sole” ma anche “luminare”, in quanto emette
luce,
כמו
שכתוב: את המאור הגדול וגו׳
come è scritto,3 che Dio
creò “il luminare più grande...”, cioè la fonte stessa della luce.
והזיו
והניצו׳ המתפשט ומאיר ממנו נקרא אור, כמו שכתוב: ויקרא אלקים לאור יום
La radiazione e il raggio che si
diffonde e risplende da esso è chiamato “luce”, come è scritto,4 “E
Dio chiamò la luce — giorno”.
וכשהאור
הוא במקורו, בגוף השמש, הוא מיוחד עמו בתכלית היחוד
Quando la luce è nella sua fonte, nel
globo del sole, è unita ad esso in assoluta unità,
כי אין
שם רק עצם אחד, שהוא גוף המאור המאיר
perché lì, all'interno del sole, c'è
solo un'entità, ovvero il corpo del luminare che emette luce;
Sarebbe poco ragionevole affermare che
all'interno del globo del sole esistono due cose: il luminare e la sua luce.
All'interno del globo solare esiste solo il sole stesso.
כי הזיו
והאור שם עצם אחד ממש עם גוף המאור המאיר, ואין לו שום מציאות כלל בפני עצמו
perché lì la radiazione e la luce sono
assolutamente un tutt'uno con il corpo del luminare che illumina, e non hanno
alcuna esistenza propria.
La presenza di radiazioni e luce al di
fuori del sole sembrerebbe indicare che la luce esista all'interno del sole
stesso, poiché se essa raggiunge e illumina il mondo intero, sicuramente si
trova all'interno della sua fonte. In realtà, tuttavia, quando si considera la
luce solare allo stadio in cui si trova all'interno del luminare stesso, essa è
così completamente identificata con esso che non può essere definita luce;
all'interno del sole, la luce non ha alcuna esistenza con un'identità
indipendente.5
וכדברים
האלה ממש ויותר מזה, הן מדותיו של הקב״ה ורצונו וחכמתו בעולם האצילות, עם מהותו ועצמותו,
כביכול
Proprio in questo modo, e anche di più,
è [l'unità di] (da un lato) gli attributi del Santo, benedetto sia Egli, e la
Sua Volontà e saggezza nel Mondo di Atzilut, con (dall'altro lato) la Sua
Essenza ed Essere, per così dire,
המתלבש
בתוכם ומתייחד עמהם בתכלית היחוד
Che si riveste di loro — nelle Sefirot
di Atzilut — e si unisce a loro in perfetta unità,
מאחר
שנמשכו ונאצלו מאתו יתברך, על דרך משל, כדרך התפשטות האורמהשמש
poiché derivano ed emanano da Lui
proprio come (per analogia) la luce si diffonde dal sole.
אך לא
ממש בדרך זה, רק בדרך רחוקה ונפלאה מהשגתינו, כי גבהו דרכיו מדרכינו
Tuttavia, [l'unità di Dio con i Suoi
attributi] non è esattamente in questo modo, cioè come la fusione del sole con
la luce che è ancora al suo interno, ma in un modo che è remoto e nascosto alla
nostra comprensione, poiché6 le Sue vie sono più elevate delle
nostre vie.
ומכל
מקום, לשכך האוזן
Tuttavia, nonostante il suo modo
superiore di unità, poiché si deve “modulare per l'orecchio [ciò che è in grado
di sentire]”,
נשמע
ונתבונן ממשל אור השמש המיוחד ובטל במקורו, ואינו עולה בשם בפני עצמו, רק
שם המקור לבדו
Possiamo percepire e comprendere che,
proprio come nell'analogia, la luce del sole che è unita e annullata nella sua
fonte non ha un nome proprio, ma solo il nome della sua fonte,
כך כל
מדותיו של הקב״ה ורצונו וחכמתו אינן עולות ונקראות בשמות אלו כלל
così anche tutti gli attributi del
Santo, benedetto sia Lui, e la Sua Volontà e saggezza, non sono affatto
designati e chiamati con questi nomi, in relazione a Lui,
אלא
לגבי הנבראים, עליונים ותחתונים
ma solo in relazione alle creature che
sono (Nota del Rebbe:) “al di sotto del Mondo di Atzilut, cioè in Beriah,
Yetzirah e Asiyah, queste [creature] essendo” [sia] superiori che inferiori,
שהווייתם
וחיותם והנהגתם, שהקב״ה מהוה ומחיה אותם ומנהיגם
che sono portate all'esistenza e
ricevono la vita e sono guidate nella loro condotta dal Santo, benedetto sia
Lui,
הוא
ברצונו וחכמתו ובינתו ודעתו, המתלבשות במדותיו הקדושות
attraverso la Sua Volontà e saggezza e
comprensione e conoscenza, che si rivestono dei Suoi santi attributi emotivi,
come Chesed, Gevurah e Tiferet.
Pertanto, le Sefirot sono denominate
Chochmah, Binah, Daat, Chesed e così via, in relazione agli esseri che sono
creati e vivificati da Dio attraverso la Sua Volontà e saggezza, e così via,
che si rivestono degli attributi emotivi.
כדאיתא
במדרש:
בעשרה דברים נברא העולם, בחכמה בתבונה ובדעת וכו׳
Come affermato nel Midrash,7
«Il mondo fu creato per mezzo di dieci cose: per mezzo della saggezza, della
comprensione e della conoscenza,...
דכתיב:
ה׳ בחכמה יסד אר׳, כונן שמים בתבונה, בדעתו תהומות נבקעו וגו׳
come è scritto,8 «Dio fondò
la terra con la saggezza; stabilì i cieli con l'intelligenza; con la sua
conoscenza le profondità dell'abisso furono squarciate»...»;
Vediamo quindi dal Midrash9 che il
mondo è stato creato per mezzo di “dieci cose”, cioè le Dieci Sefirot.
וכמאמר
אליהו: דאפיקת עשר תיקונין, וקרינן להון עשר ספירן
e come espresso da Elia, nel passaggio
che si apre con Patach Eliyahu e fa parte dell'introduzione al Tikkunei Zohar,
"Tu hai portato dieci Tikkunim (‘vesti’), e noi li chiamiamo dieci
Sefirot,
לאנהגא
בהון עלמין סתימין דלא אתגליין, ועלמין דאתגליין
attraverso i quali dirigere i mondi
nascosti non rivelati (cioè i mondi che trascendono la comprensione mortale) e
i mondi rivelati (cioè i mondi accessibili alla comprensione mortale),
ובהון
אתכסיאת כו׳
e attraverso di essi Tu nascondi Te
stesso...» — dagli esseri creati, in modo che essi non siano in grado di
percepire la forza vitale divina che li crea e li vivifica.
NOTE
1. Berachot 31b.
2. Mechilta e Tanchuma su Shmot 19:18.
3. Genesi 1:16.
4. Ibid. 1:5.
5. Commentando l'affermazione sopra riportata secondo cui la
luce “non ha alcuna esistenza di per sé”, il Rebbe osserva: "È impossibile
affermare che, in relazione al luminare, la luce non abbia alcuna importanza,
in quanto è proprio il luminare stesso a dare significato alla luce. (Infatti,
è proprio grazie alla luce che viene definito luminare).
6. Cfr. Isaia 55:9.
7. Chagigah 12a. Il termine “Midrash” comprende anche i
passaggi omiletici (cioè gli Aggadot) del Talmud.
8. Proverbi 3:19-20.
9. Nota del Rebbe: “Apparentemente
l'autore avrebbe dovuto citare una dichiarazione esplicita nella Mishnah [Avot
5:1]: ”Il mondo è stato creato attraverso dieci [divine] parole". Ma
[l'Alter Rebbe cita invece il Talmud, perché]
la Mishnah ne parla in relazione al livello di Malchut e alla rivelazione (cioè, espressione - come spiegato sopra) di ogni Sefirah, mentre
la prova ricercata qui deve riguardare Chochmah e Binah, ecc
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