lunedì 6 ottobre 2025

La lezione di Tanya di oggi 15 Tishrei 5786

 La lezione di Tanya di oggi 15 Tishrei 5786 · 7 ottobre 2025

Igheret HaKodesh, inizio della Lettera 22

Parte (a)

Nella presente lettera, l'Alter Rebbe lamenta il fatto che i suoi chassidim lo disturbino chiedendogli consigli su questioni materiali, come il loro sostentamento. Egli sostiene che tali consigli rientrano nella sfera di competenza dei profeti, non degli studiosi della Torah. In conclusione, spiega come si dovrebbe accettare la sofferenza fisica in modo tale da accrescere l'amore e il timore di Dio.

I passaggi iniziali e finali della lettera originale, che non sono stati riprodotti nel Tanya,1 gettano una luce considerevole sul passaggio centrale, riportato di seguito.

All'inizio della lettera originale, l'Alter Rebbe definisce gli orari prestabiliti durante i quali d'ora in poi riceverà le persone per udienze private — yechidut. Egli protesta poi con forza che le numerose richieste di consigli su questioni mondane interferiscono con altri aspetti della sua attività toranica. Come chiedono i nostri Saggi,², “È concepibile che Mosè passasse l'intera giornata a giudicare? Quando avrebbe poi trovato il tempo per studiare la Torah?”

Questo porta alla parte della lettera che appare qui nella Tanya. Nella lettera originale, l'Alter Rebbe conclude poi dichiarando che gli orari stabiliti per le visite e le udienze private devono essere rispettati. Inoltre, egli “penalizza” coloro che non rispettano il suo decreto, arrivando persino a minacciare di lasciare il paese se non viene ascoltato.

Come tutti sappiamo, tuttavia, i chassidim di ogni generazione hanno effettivamente chiesto consiglio al loro Rebbe su questioni mondane e, inoltre, ciascuno dei Rebbeim ha effettivamente acconsentito. Com'è possibile? Gli anziani chassidim delle generazioni precedenti spiegavano che lo stesso Alter Rebbe approva questo comportamento, nella lettera che scrisse “poco prima della sua morte”3, riguardo al valore della “fraternità e della consulenza a distanza su tutte le questioni familiari...”.

אהוביי אחיי ורעיי

Miei amati, miei fratelli e amici:

מאהבה מסותרת, תוכחת מגולה

Dal [mio] amore nascosto [per voi, scaturisce] un rimprovero palese.4

לכו נא ונוכחה

Venite ora e discutiamo”;5

זכרו ימות עולם, בינו שנות דור ודור

ricordate i giorni antichi, considerate gli anni di ogni generazione.6

ההיתה כזאת מימות עולם, ואיה איפוא מצאתם מנהג זה, באחד מכל ספרי חכמי ישראל הראשונים והאחרונים

È mai accaduta una cosa simile nei giorni passati? Dove avete trovato una tale usanza in uno qualsiasi dei libri dei primi o degli ultimi saggi di Israele,

להיות מנהג ותיקון לשאול בעצה בגשמיות, כדת מה לעשות בעניני העולם הגשמי

che dovrebbe essere usanza e norma consolidata chiedere consiglio in questioni mondane, su cosa si dovrebbe fare nelle questioni del mondo fisico?

אף לגדולי חכמי ישראל הראשונים, כתנאים ואמוראים, אשר כל רז לא אנס להו, ונהירין להון שבילין דרקיע

[Tali domande non venivano poste] nemmeno ai più grandi saggi di Israele del passato, come i tannaim e gli amoraim, gli autori della Mishnah e della Gemara,7 “ai quali nessun segreto era nascosto” e8 “per i quali tutte le vie del cielo erano chiaramente illuminate”,

כי אם לנביאים ממש אשר היו לפנים בישראל, כשמואל הרואה, אשר הלך אליו שאול לדרוש ה׳, על דבר האתונות שנאבדו לאביו

ma solo ai profeti reali che vivevano tra il popolo ebraico, come Samuele il Veggente, al quale Saul si recò per chiedere a Dio, attraverso di lui, delle asine che suo padre aveva perso.

Perché, infatti, a saggi di grande levatura come i tannaim e gli amoraim non venivano poste domande su questioni mondane?

כי באמת כל עניני אדם, לבד מדברי תורה ויראת שמים, אינם מושגים רק בנבואה

Perché, in realtà, tutte le questioni che riguardano l'uomo, eccetto le parole della Torah e il timore di Dio, possono essere comprese solo attraverso la profezia.

ולא לחכמים לחם

[Come afferma il versetto,9] “non c'è pane per i saggi”,

כמאמר רז״ל: הכל בידי שמים, חוץ מיראת שמים

e come hanno detto i nostri Saggi, di benedetta memoria,10 “Tutto è nelle mani del cielo tranne il timore del cielo”.

ושבעה דברים מכוסים כו׳: אין אדם יודע במה משתכר, ומלכות בית דוד מתי תחזור כו׳

Allo stesso modo,11 “Sette cose sono nascoste...: nessun uomo sa come si guadagnerà da vivere, né quando il Regno di Davide sarà restaurato...”, cioè quando verrà il Mashiach.

הנה הושוו זה לזה

Si noti che queste [due domande] sono simili l'una all'altra. Proprio come nessuno sa esattamente quando verrà il Mashiach, così nessuno sa con quali mezzi otterrà effettivamente il proprio sostentamento.

ומה שכתוב בישעיה: יועץ וחכם חרשים

Per quanto riguarda la frase di Isaia,12 “Un consigliere e un uomo la cui saggezza zittisce tutti”, che suggerisce che la saggezza della Torah qualifica una persona a dare consigli anche in altri campi, —

וכן מה שאמרו רז״ל: ונהנין ממנו עצה ותושיה

e anche, per quanto riguarda l'affermazione dei nostri Saggi,13 di benedetta memoria, riguardo a chi studia la Torah lishmah, “per sé stessa”, che “le persone traggono da lui il beneficio dell'etzah (consiglio) e della tushiyah (saggezza)”, —

היינו בדברי תורה, הנקרא תושיה

Questi insegnamenti si riferiscono specificatamente alla [consulenza in] questioni relative alla Torah, che viene chiamata14 tushiyah (assistenza).

כמאמר רז״ל: יועץ, זה שיודע לעבר שנים ולקבוע חדשים

Così dissero i Saggi, di benedetta memoria: Un consigliere è colui che sa come intercalare gli anni, rendendo alcuni anni bisestili con l'interpolazione di un mese aggiuntivo di Adar, e come determinare i mesi, stabilendo quale giorno è Rosh Chodesh, il primo giorno del mese lunare.

שסוד העיבור קרוי עצה וסוד בלשון התורה, כדאיתא בסנהדרין דף פ״ז, עיין שם בפירוש רש״י

poiché nella terminologia della Torah il principio dell'intercalazione è chiamato “consiglio” e “segreto”, come affermato nel Trattato Sanhedrin, p. 87; si veda il commento di Rashi in cui si afferma esplicitamente che i termini ‘consigliere’ e “consiglio” sono correlati al principio dell'intercalazione.

* * *

NOTE

1.  Sono riportate integralmente in Igrot Kodesh (Lettere) dell'Alter Rebbe (Kehot, N.Y., 5740), sez. 24.

2.  Shabbat 10a.

3.  Igrot Kodesh (op. cit.), sez. 65.

4.  Cfr. Proverbi 27:5.

5. Isaia 1:18.

6. Cfr. Deutronomio 32:7.

7. Cfr. Chullin 59a.

8. Vedi Berachot 58b.

9. Kohelet 9:11.

10. Berachot 33b.

11. Pesachim 54b.

12. 3:3.

13. Avot, inizio del cap. 6.

14. Sanhedrin 26b, et al.

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