sabato 15 novembre 2025

La lezione di Tanya di oggi 25 Cheshvan 5786

 La lezione di Tanya di oggi 25 Cheshvan 5786 · 16 novembre 2025

Igheret HaKodesh, Epistola 31

L'interdipendenza e l'amore fraterno tra gli ebrei vanno ben oltre il piano interpersonale visibile. Infatti, se vengono a mancare, il dolore viene avvertito dalla stessa Shechinah, la Presenza Divina. Poiché la Presenza Divina è il cuore del popolo ebraico, che costituisce a sua volta gli organi. Un disturbo organico profondo che colpisce il sistema circolatorio influisce sull'intero corpo, compreso il cuore stesso.

נודע בשערים

Ben noto alle porte1

La precedente Epistola si apriva con la frase “È ben noto...”, perché citava un'affermazione ampiamente conosciuta del Talmud. Qui, invece, l'Alter Rebbe apre con una citazione più esoterica dello Zohar, ben nota solo nei circoli più eruditi, tra coloro che siedono alle porte della città, poiché era lì che tradizionalmente si riunivano i giudici e gli studiosi.

מה שכתוב בתיקונים, דשכינתא איהי מרעא בגלותא, כביכול

è l'affermazione contenuta nel Tikkunim2 secondo cui “la Shechinah è malata nell'esilio”, per così dire.

פירוש, על דרך משל: כמו חולי הגוף, המבדיל בין קדש וכו׳

Questo [antropomorfismo] traccia un paragone con una malattia fisica, distinguendo, [ovviamente,] tra il sacro [e il mondano];3 cioè, tenendo presente la totale disparità tra una malattia fisica e lo stato metaforicamente descritto come una “malattia” della Shechinah.

שסיבת החולי והבריאות היא התפשטות והילוך החיות מהלב אל כל האברים

La causa della malattia o della salute risiede nella distribuzione e nel flusso della forza vitale dal cuore a tutti gli organi,

המלובשת בדם הנפש היוצא מהלב אל כל האברים

[questa forza vitale] è racchiusa nel sangue della vita che scorre dal cuore a tutti gli organi;

וסובב סובב הולך הרוח חיים והדם

e lo spirito della vita e il sangue4 circolano in tutto il corpo

תוך תוך כל האברים, על ידי הגידים המובלעים בהם

in tutti gli arti, attraverso le vene5 che sono incorporate in essi,

וחוזר אל הלב

e ritorna al cuore.

ואם סיבוב והילוך הרוח חיים הלז הוא כהלכתו תמידי, כסדרו המסודר לו מחיי החיים, ברוך הוא

Ora, se la circolazione e il flusso di questo spirito vitale sono sempre come dovrebbero essere, nel giusto ordine stabilito dalla Fonte della Vita,

אזי האדם בריא בתכלית

allora l'individuo è perfettamente sano.

כי כל האברים מקושרים יחד, ומקבלים חיותם הראוי להם מהלב, על ידי סיבוב הלז

Poiché tutti gli arti sono legati insieme e ricevono la loro appropriata vitalità dal cuore attraverso questa circolazione.

אך אם יש איזה קלקול באיזהו מקומן, המונע ומעכב או ממעט סיבוב והילוך הדם עם הרוח חיים המלובש בו

Ma se dovesse esserci qualche disturbo in qualche punto, che freni, ostacoli o riduca la circolazione e il flusso del sangue con lo spirito della vita che vi è investito,

אזי נפסק או מתמעט הקשר הלז, המקשר כל האברים אל הלב על ידי סיבוב הלז

allora questo legame — che collega tutti gli arti al cuore tramite questa circolazione — viene reciso (il che estinguerebbe la vita) o indebolito,

ואזי נופל האדם למשכב וחולי, ה׳ ישמרנו

nel qual caso l'individuo si ammalerà (che Dio ci protegga!).

L'interconnessione di tutti gli organi con il cuore, quindi, ha un impatto anche sul cuore stesso.

וככה ממש, על דרך משל, הנה כל נשמות ישראל נקראים בחינת אברי דשכינתא

Proprio così, metaforicamente parlando, tutte le anime di Israele sono considerate come gli organi della Shechinah,6

הנקראת בשם לב, כמו שכתוב: צור לבבי, וכמו שכתוב: ושכנתי בתוכם

che è chiamato “cuore”, come è scritto,7 “La Roccia, il mio Cuore”;8 e come è scritto,9 “E io dimorerò in mezzo a loro”.

פירוש

Il significato (di questo paragone tra la Shechinah e il cuore che rifornisce di sangue tutti gli organi) è:

כי לשון שכינה הוא, שאור הוי׳ שוכן בעולמות בריאה יצירה עשיה, להחיותם

Il termine10 Shechinah, che deriva dal verbo לשכון (“riposare” o “dimorare”), indica che la luce di Dio dimora nei Mondi di Beriah, Yetzirah e Asiyah, al fine di donare loro la vita.

והמשכת חיות זו היא על ידי התלבשות תחלה בנשמות ישראל

Questa forza vitale è attinta grazie a un precedente investimento nelle anime di Israele.

לפי שכל הנבראים, אין ערוך להם אל הבורא יתברך

[Questo è così] perché nessuno degli esseri creati ha una relazione paragonabile con il Creatore;

דכולא קמיה כלא ממש חשיבין

perché11 «tutti coloro che sono davanti a Lui sono considerati come nulla».

ואי אפשר להם לקבל חיות מאורו ושפעו יתברך

Pertanto, è impossibile per loro ricevere forza vitale dalla Sua luce e dalla Sua effusione,

להיות נבראים מאין ליש, וחיים וקיימים

per diventare esseri creati ex nihilo nella sostanzialità, ed essere viventi e sussistenti,

כי אם על ידי הנשמות

se non per mezzo delle anime.

La luce divina viene prima attirata nelle anime ebraiche e poi nel resto del creato.

Le benedizioni che recitiamo seguono lo stesso ordine: “... il nostro Dio, Re dell'universo”. È diventando prima “il nostro Dio”, per cui la forza vitale divina fluisce nel popolo ebraico, che Egli diventa poi “Re dell'universo”.

שעלו במחשבה

[Poiché sono le anime ebraiche] che sono sorte nel Suo pensiero, cioè la loro fonte è nel Suo pensiero,

וקדמו לבריאת עולמות, שעל ידי בחינת הדבור

e quindi hanno preceduto la creazione dei mondi, che è avvenuta attraverso la Parola [Divina].

Il pensiero mortale è interno e personale, in quanto serve l'individuo stesso, mentre la parola è esterna, il cui scopo è comunicare con gli altri. Allo stesso modo, le anime ebraiche derivano dall'aspetto interno della divinità, mentre il resto del creato deriva dall'aspetto esterno. E affinché la forza vitale divina sia attirata nei mondi, che rappresentano un livello esterno del creato, deve prima essere attirata nelle anime ebraiche, il livello interno del creato.

כמאמר רז״ל: במי נמלך הקב״ה וכו׳

Così i nostri Saggi, di benedetta memoria, dissero:12 «Con chi il Santo, benedetto sia, si consultò [riguardo alla creazione dei mondi? — Con le anime ebraiche]»,

כנודע במקום אחר

come è noto altrove.

Le anime ebraiche sono quindi così superiori ai mondi creati che Dio si consultò con loro proprio riguardo alla creazione dei mondi.

* * *

La discussione di cui sopra riguarda solo l'attrazione della vitalità divina dalla Shechinah nei mondi creati, che è parallela all'emanazione dello spirito vitale dal cuore e alla sua diffusione in tutto il corpo.

L'Alter Rebbe passerà ora a spiegare il secondo aspetto di questa analogia: come lo spirito vitale ritorna al cuore dagli altri organi. Allo stesso modo, nell'analogia, la forza vitale divina all'interno dei mondi pulsa in una doppia dinamica continua chiamata ratzo vashov (“avanzare e ritirarsi”): la forza vitale divina viene prima attirata verso il basso, dalla Shechinah ai mondi, e poi ritorna alla sua fonte, come risultato dello studio della Torah e del servizio spirituale degli esseri creati.

ונודע בשערים

Ed è ben noto alle porte13

כי כל המשכת החיות וההשפעה מעליונים לתחתונים מהם

che ogni flusso discendente della forza vitale [divina] e [tutta] l'effluenza dai mondi superiori ai mondi inferiori,

הן כמו שכתוב בספר יצירה: נעוץ תחלתן בסופן, וסופן בתחלתן

sono come affermato nel Sefer Yetzirah:14 «Il loro inizio (cioè l'inizio dei livelli più alti della creazione) è incastrato nel loro culmine (cioè nella parte più bassa del livello più basso della creazione), e il loro culmine è incastrato nel loro inizio».

ובכתבי האריז״ל, מכונה בשם אור ישר ואור חוזר

Negli scritti di R. Isaac Luria, di benedetta memoria, questa [doppia direzione] è indicata come Or Yashar (“luce diretta”) e Or Chozer (“luce riflessa”), cioè la luce riflessa verso l'alto dal livello inferiore a quello superiore;

וכמו שכתוב: והחיות רצוא ושוב

come è anche scritto,15 “E le Chayot avanzavano e indietreggiavano”, allontanandosi prima dalla loro Fonte e poi ritirandosi verso di essa.

Il versetto sopra riportato si riferisce alle sacre Chayot (“creature”) del Carro Divino. La Kabbalah spiega che si tratta di un'allusione alla forza vitale divina di tutti i mondi e degli esseri creati: essa prima emana dalla sua Fonte e poi ritorna ad essa. Cioè, non solo la forza vitale divina viene attinta dalla Shechinah e riversata nella creazione, ma ritorna anche dagli esseri creati alla sua Fonte originaria.

אשר על כן, על פי הדברים והאמת האלה, אשר אי אפשר לבאר היטב במכתב

Quindi, secondo queste parole e questa verità, che è impossibile spiegare adeguatamente per iscritto,

נקראת השכינה בשם לב, והנשמות בשם אברים

la Shechinah è indicata come il “cuore” e le anime come “organi”.

להורות לנו, כי כאשר כל הנשמות דבוקות ומקושרות יחד

Questo ci insegna che quando tutte le anime sono attaccate e legate insieme,

אזי סיבוב והילוך החיות וההשפעה סובב סובב

la circolazione e il flusso della forza vitale e dell'effluente dalla Shechinah ai mondi e dai mondi alla Shechinah è continuo,

ונעוץ סופן בתחלתן, לקשר ולחבר כולן להוי׳ אחד, ולדבקה בו יתברך

e “il loro culmine è incastrato nel loro inizio”, legando e unendo così tutte le anime, e attraverso di esse tutti i mondi, all'unico Dio, affinché si uniscano a Lui.

וכמו שכתוב: אתם נצבים היום כולכם לפני הוי׳ אלקיכם

Così è scritto:16 “Voi tutti oggi siete saldi davanti al Signore vostro Dio (Havayah Elokeichem)”.

כולכם דייקא, ולפני דייקא

Il versetto specifica “tutti voi”, cioè una situazione in cui tutti gli ebrei sono uniti insieme. Inoltre, specifica “davanti”, sottintendendo che questa unione permette a tutti gli ebrei di relazionarsi con la Divinità al livello in cui il Nome Havayah precede e trascende la sua successiva discesa autoimposta per diventare Elokeichem, la forza vitale che dà potere alle anime.

Ciò può avvenire solo quando c'è un senso di unità tra tutti i livelli che il versetto sopra citato continua ad enumerare:

ראשיכם כו׳ מחוטב עציך כו׳

Le vostre teste...” (cioè, coloro che hanno le anime più elevate), “dal taglialegna...” (cioè, coloro che hanno una statura spirituale più modesta).

L'Alter Rebbe approfondisce questa unità tra diseguali in Likkutei Torah, all'inizio della Parshat Nitzavim.

ובזה יובן מאמר רז״ל, כי חורבן בית שני ונפילת ישראל בגלות

Questo chiarirà l'insegnamento dei nostri Saggi,17 di benedetta memoria, secondo cui la distruzione del Secondo Tempio e la caduta di Israele in esilio,

והסתלקות השכינה וירידתה לאדום, בבחינת גלות, כביכול

e il ritiro della Shechinah e la sua discesa a Edom, in uno stato di esilio, per così dire, poiché quando gli ebrei sono esiliati, lo è anche la Shechinah,18

הכל היה בעון שנאת חנם ופירוד לבבות, רחמנא ליצלן

tutto questo era dovuto al peccato dell'odio immotivato [tra un ebreo e l'altro] e alla discordia tra i loro cuori (che il Misericordioso ci salvi!).

ולכן נקראת חולה, על דרך משל

Ed è per questo che [la Shechinah] viene metaforicamente definita malata (in tempi di esilio, come citato sopra).

ומה שכתוב: סומך נופלים ורופא חולים, לשון רבים

Per quanto riguarda19 le frasi [nell'Amidah], “Egli sostiene coloro che sono caduti e guarisce coloro che sono malati”, nella forma plurale — sebbene si faccia riferimento alla Shechinah,

הם כל האברים וכו׳

questo allude a tutti gli organi...

La forma plurale include le anime che sono gli “organi della Shechinah”, in quanto sono animate da essa; anche loro sono in cattive condizioni di salute, e anche loro sono sostenute e guarite.

NOTE

1. Nota del Rebbe: «Vedi Metzudat David su Mishlei 31:23».

2. Nota del Rebbe: «Tikkunei Zohar 25; vedi lì per i dettagli».

3. Dalla Havdalah (Siddur Tehillat HaShem, p. 234), parafrasando Vayikra 10:10.

4. Nota del Rebbe: “Cioè, ‘e lo spirito della vita che è racchiuso nel [sangue]...’, come verrà spiegato tra poco”.

5. La frase nelle edizioni attuali (“e le vene”) è qui modificata secondo il Luach HaTikkun del Rebbe.

6. Zohar III, 17a.

7. Salmo 73:26.

8. Tradotto secondo Shir HaShirim Rabbah 5:2.

9. Esodo 25:8.

10. Nota del Rebbe: “Vedi Tanya, cap. 41; et al.”.

11. Zohar I, 11b.

12. Vedi Ruth Rabbah, sez. 2; Bereishit Rabbah 8:7.

13. Nota del Rebbe: “Vedi Metzudat David su Mishlei 31:23.”

14. 1:7.

15. Ezechiele 1:14.

16. Deuteronomio 29:9.

17. Yoma 9b.

18. Meghillah 29b (come citato in Ein Yaakov); cfr. Tanya, cap. 17.

19.  La frase nelle edizioni attuali (“Come è scritto...”) è qui modificata in “Per quanto riguarda...”, secondo il Luach HaTikkun del Rebbe. La dichiarazione conclusiva della Lettera è quindi presentata nel classico stile rabbinico di domanda e risposta, in cui viene anticipata e risolta una possibile difficoltà.

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