Lezione di Tanya di oggi 25 Sivan 5785 · 21 giugno 2025
Shaar Hayichud
Vehaemunah, fine del capitolo 7
כי
מקור החיות הוא רוח פיו של הקב״ה, המתלבש בעשרה מאמרות שבתורה
Poiché la fonte della forza vitale è il
“soffio della bocca” del Santo, benedetto sia Egli; esso si riveste delle Dieci
Parole della Torah, da cui hanno origine tutti gli esseri creati.
ורוח
פיו יתברך היה יכול להתפשט לאין קץ ותכלית, ולברוא עולמות אין קץ ותכלית לכמותם ואיכותם,
ולהחיותם עדי עד
Il “soffio della Sua bocca” avrebbe
potuto diffondersi senza fine e senza limiti, e creare mondi infiniti nella
loro quantità e qualità, e dare loro vita per sempre, a differenza del loro
stato attuale, in cui sono limitati sotto tutti questi aspetti,
ולא
היה נברא עולם הזה כלל
e questo mondo corporeo, tutti i cui
esseri sono limitati e finiti, non sarebbe stato creato affatto.
È stata la contrazione della forza
vitale che ha reso possibile la creazione di questo mondo fisico e limitato con
le sue creature finite.
Il motivo per cui il “soffio della Sua
bocca” - se non fosse stato contratto - avrebbe creato mondi senza fine, è ora
spiegato dall'Alter Rebbe tra parentesi.
שכמו
שהקב״ה נקרא אין סוף, כך כל מדותיו ופעולותיו, דאיהו וגרמוהי חד
(Poiché proprio come il Santo,
benedetto sia, è chiamato “Infinito”, così sono [infiniti] tutti i Suoi
attributi e le Sue azioni, “poiché Egli e i Suoi attributi sono uno”;
דהיינו
החיות הנמשך ממדותיו, שהן חסד ורחמים ושאר
מדותיו הקדושות, על ידי התלבשותן
שמתלבשות ברוח פיו
Cioè, la forza vitale che emana dai
Suoi attributi, ovvero la Gentilezza e la Misericordia e gli altri Suoi
attributi sacri, [emanano da essi] attraverso il loro essere rivestiti dal
“soffio della Sua bocca”, che si riferisce alla Sefirah di Malchut.
כי הוא
אמר ויהי
Poiché la creazione deriva dalla parola
di Dio e dal “soffio della Sua bocca”, come afferma la Scrittura:1
“Poiché Egli parlò, e tutto venne all'esistenza”.
ועולם
על ידי חסד יבנה
Inoltre, la creazione è avvenuta
attraverso Chesed, come è scritto:2 “Il mondo è costruito attraverso
Chesed”.
Ma come mai il mondo è stato creato sia
attraverso Chesed che attraverso Malchut (la “parola di Dio”)? Ciò significa
che l'attributo di Chesed si riveste di Malchut,
בדבר
ה׳ ורוח פיו, הנעשה כלי ולבוש לחסד זה
in modo che la creazione avvenga
attraverso “la parola di Dio e il soffio della Sua bocca”, che diventano un
vaso e un “abito” per questo attributo creativo di Chesed,3
כהדין
קמצא דלבושיה מיניה וביה
“come la lumaca, il cui abito è parte
integrante del suo corpo”.
La “parola della Sua bocca” è quindi un
abito e un vaso che si unisce all'attributo di Chesed, da cui è stato creato il
mondo. La forza vitale che emana dal “soffio della Sua bocca” è quindi in grado
di creare mondi infiniti sia quantitativamente che qualitativamente.
אלא
שצמצם הקב״ה האור והחיות שיוכל להתפשט מרוח פיו
Il Santo, benedetto sia Egli, tuttavia,
contrasse la luce e la forza vitale che potevano diffondersi dal “soffio della
Sua bocca”,
והלבישו
תוך צירופי אותיות של עשרה מאמרות וצירופי צירופיהן
e la investì nelle combinazioni delle
lettere delle Dieci Dichiarazioni e nelle combinazioni delle loro combinazioni,
בחילופי
ותמורות האותיות עצמן, ובחשבונן ומספרן
mediante sostituzioni e trasposizioni
delle lettere stesse e dei loro valori numerici ed equivalenti.
שכל
חילוף ותמורה מורה על ירידת האור והחיות ממדרגה למדרגה
Poiché ogni sostituzione e
trasposizione indica la discesa della luce e della forza vitale grado per
grado,
דהיינו
שיוכל לברוא ולהחיות ברואים, שמדרגת איכותם ומעלתם היא פחותה ממדרגת איכות ומעלת הברואים
הנבראים מאותיות ותיבות עצמן שבעשרה מאמרות
in modo che sia in grado di creare e
dare vita a creature la cui qualità e significato sono inferiori alla qualità e
al significato delle creature create dalle lettere e dalle parole stesse delle
Dieci Dichiarazioni
שבהן
מתלבש הקב״ה בכבודו ובעצמו, שהן מדותיו
all'interno delle quali è rivestito il
Santo, benedetto sia, nella Sua Gloria ed Essenza — che sono i Suoi attributi,
poiché sono uno con Dio stesso.
והחשבון
מורה על מיעוט האור והחיות, מיעוט אחר מיעוט
Il valore numerico — anche quando non è
calcolato attraverso la sostituzione e la trasposizione delle lettere — indica
la progressiva diminuzione della luce e della forza vitale,
עד
שלא נשאר ממנו אלא בחינה אחרונה, שהוא
בחינת החשבון ומספר כמה מיני כחות ומדרגות כלולות באור וחיות הזה, המלובש בצירוף זה של תיבה זו
fino a quando non rimane solo il
livello finale, che è quello della somma e del numero di tipi di poteri e gradi
contenuti nella luce e nella forza vitale investite in una particolare
combinazione di lettere di una particolare parola.
L'estensione della forza vitale
rimanente è indicata dalla somma, che riflette la progressiva discesa e la
costante diminuzione della forza vitale.
ואחר
כל הצמצומים האלה וכיוצא בהן, כאשר גזרה חכמתו יתברך
(4È solo dopo tutte queste
contrazioni e altre simili, come ha stabilito la Saggezza [di Dio],
הוא
שהיה יכול האור והחיות להתלבש גם בתחתונים, כמו אבנים ועפר הדומם
che la forza vitale potesse investire
anche gli esseri creati inferiori, come le pietre inanimate e la polvere in cui
non si rivela alcuna forza vitale, in quanto rappresentano i livelli più bassi
degli esseri creati inferiori.
כי אבן,
דרך משל, שמה מורה כי שרשה משם העולה ב״ן במספרו
Ad esempio, il nome אבן (“pietra”) indica che la sua origine è nel Nome Divino ב“ן che numericamente equivale a cinquantadue (נ”ב), ovvero il valore numerico del Nome Divino Havayah quando
scritto foneticamente in un modo particolare,
ועוד
אלף נוספת משם אחר (לישעם) [נראה שצריך להיות: לטעם] הידוע ליוצרה
con l'aggiunta di una alef proveniente
da un altro Nome, per una ragione nota al suo Creatore.
והנה
שם ב״ן בעצמו הוא בעולמות עליונים מאד
Ora, il nome ב"ן, di per sé, si riferisce a mondi molto elevati e, nel suo stato
originario, non può in alcun modo fungere da fonte della pietra fisica,
רק שעל
ידי צמצומים רבים ועצומים ממדרגה למדרגה, ירד ממנו חיות מועטת במאד מאד, עד שתוכל להתלבש
באבן
tuttavia, attraverso numerose e potenti
contrazioni, grado dopo grado, cioè dai livelli più alti a quelli più bassi, da
esso discese una forza vitale così estremamente ridotta da potersi rivestire di
pietra.
וזו
היא נפש הדומם, המחיה ומהוה אותו מאין ליש בכל רגע, וכמו שכתוב לעיל
E questa forza vitale molto condensata
è l'anima dell'essere inanimato, che gli dà vita e lo porta all'esistenza ex
nihilo in ogni istante, come è stato spiegato in precedenza - nel capitolo 1,
dove si afferma che anche le creature inanimate possiedono un'anima che le
porta all'esistenza in ogni istante.
וזו
היא בחינת ממלא כל עלמין, מה שאין כן בחינת סובב כל עלמין
Questa forza vitale altamente
condensata è il livello di “Egli riempie tutti i mondi”, in contrapposizione al
livello di “Egli circonda tutti i mondi”),5 in cui la forza vitale
non è contratta in proporzione alla capacità spirituale degli esseri creati.
In sintesi: la forza vitale divina è in
grado di creare mondi infiniti sia in quantità che in qualità. Gli esseri
finiti vengono creati solo quando questa forza vitale si riveste delle lettere
e delle trasposizioni delle lettere delle Dieci Pronunce e dei loro valori
numerici.
וכל
כח ומדרגה יכול לברוא ברואים כפי בחינת מדרגה זו, גם כן לאין קץ ותכלית בכמותם ואיכותם, להחיות עדי עד
Ogni potere e grado [della forza
vitale] — dopo essere disceso e aver subito contrazioni, in modo che rimanga
solo l'equivalente numerico delle lettere delle Dieci Pronunce — sarebbe in
grado di creare esseri secondo il proprio livello, anche illimitati in quantità
e qualità, dando [loro] la vita eterna,
מאחר
שהוא כח ה׳ המתפשט ונאצל מרוח פיו, ואין מעצור כו׳
poiché è il potere di Dio che si
diffonde ed emana dal “soffio della Sua bocca”, e non c'è alcun limite [alla
Sua capacità di creare mondi illimitati].
אך שלא
יהיה איכותם במעלה גדולה כל כך, כאיכות ומעלת ברואים שיוכלו להבראות מבחינת כח ומדרגת
האותיות עצמן
La loro qualità, tuttavia, non sarebbe
di livello così elevato come la qualità e il livello delle creature che
potrebbero essere create dal potere e dal grado delle lettere stesse.
Cioè, gli esseri creati risultanti
dalla trasposizione delle lettere, e sicuramente dal valore numerico delle
lettere, sarebbero inferiori agli esseri che potrebbero essere creati dalle
lettere stesse.
Commento del Rebbe sul capitolo sette
1. Tra le spiegazioni e le
interpretazioni innovative dell'Alter Rebbe in Shaar HaYichud VehaEmunah,
spiccano due punti principali:
(a) La spiegazione del “commento del
Baal Shem Tov” sul versetto6: “Per sempre, o Dio, la tua parola
rimane salda nei cieli”; vale a dire che7 “la tua parola” che hai
pronunciato, [cioè 8] 'Sia il firmamento...', queste [stesse] parole
e lettere rimangono salde per sempre nel firmamento del cielo... per dare loro
vita... Perché se le lettere dovessero allontanarsi [anche] solo per un
istante, Dio non voglia, e tornare alla loro fonte, tutti i cieli
diventerebbero nulla e assoluto nulla, e sarebbe come se non fossero mai
esistiti, ... esattamente come prima dei Sei Giorni della Creazione".
Da ciò si comprenderà9 che
«ogni creatura ed essere è in realtà considerato come nulla e nullità in
relazione alla forza attivante e al “soffio della Sua bocca” che è al suo
interno, che lo chiama continuamente all’esistenza e lo porta dall’assoluto non
essere all’essere».
(b) Il tzimtzum non deve essere inteso10
“letteralmente, nel senso che il Santo, benedetto sia Egli, abbia rimosso Se
stesso e la Sua Essenza, Dio non voglia, da questo mondo, e guidi solo
dall'alto, con la Provvidenza individuale, tutti gli esseri creati che sono nei
cieli sopra e sulla terra sotto”.
Si potrebbe sostenere (vedi sotto) che
questa affermazione - che il tzimtzum non deve essere inteso in senso letterale
- deriva dalla spiegazione del commento del Baal Shem Tov come corollario.
2. La novità del commento del Baal Shem
Tov non sta solo nel fatto che la parola di Dio deve creare costantemente tutti
gli esseri, ma che le parole «Sia il firmamento» devono essere11
«per sempre rivestite di tutti i cieli per dare loro vita».
Lo stesso vale per tutti gli altri
esseri creati: le parole e le lettere delle Dieci Pronunce che li creano e
danno loro vita devono essere continuamente rivestite in loro.
(Infatti, l'Alter Rebbe spiega
diffusamente12 come all'interno di ogni creatura vi sia “un'anima e
una forza vitale spirituale”. Infatti, anche gli esseri non menzionati
specificatamente nelle Dieci Parole della Torah ricevono una forza vitale
spirituale che discende da esse per gradi “mediante sostituzioni e
trasposizioni delle lettere, e mediante gematriot... fino a quando [la forza
vitale] può essere condensata e rivestita, e da essa può essere generata una
creatura particolare”.
Quindi, piuttosto che la Parola Divina
che crea costantemente una creatura, che poi si separa da essa, la Parola
Divina è in realtà investita nella creatura stessa - nel suo “spazio”, per così
dire - al punto che la forza vitale (e l'anima) di ogni singolo essere creato è
la Parola Divina che è rivestita al suo interno.
Si può quindi comprendere come “ogni
creatura ed essere sia in realtà considerato nulla e nullità in relazione alla
forza attivante e al ‘soffio della Sua bocca’ che è al suo interno, che lo
chiama continuamente all'esistenza e lo porta dall'assoluto non essere
all'essere”.
Di conseguenza, sembrerebbe che
l'annullamento dell'essere creato non sia totale, poiché la forza vitale che
permea e riveste l'essere creato è attenuata e limitata (per adattarsi a ogni
singola creatura). In quanto tale, essa “consente l'esistenza di un essere”. Di
conseguenza, anche l'annullamento derivante da questa forza vitale non è
completo.13
Tuttavia, secondo quanto spiega l'Alter
Rebbe, il tzimtzum non deve essere inteso in senso letterale, Dio non voglia, e
questa difficoltà viene risolta. Infatti, anche nel “luogo” (cioè nel livello)
in cui la luce e la forza vitale si contraggono e si rivestono degli esseri
creati,14 “non c'è luogo privo di Lui” e15 “la Sua
Essenza e il Suo Essere... riempiono completamente tutta la terra temporalmente
e spazialmente”.
Così, i seguenti due opposti coesistono
all'interno di ogni essere creato: ogni essere creato possiede la propria
“anima e forza vitale spirituale” che riceve attraverso il tzimtzum e
l'investitura della Parola Divina al suo interno; allo stesso tempo, ogni
essere creato è legato all'Essenza stessa di Dio, poiché nello stesso ‘luogo’
in cui si trova, si trova anche l'“Essenza e l'Essere” di Dio.
E il fatto che l'Essenza di Dio
trascenda completamente il mondo rende possibile percepire che l'esistenza
stessa del mondo è Divinità (come nella frase classica,16 “L'essere
creato è il Vero Essere”) —17 “Non c'è nessun altro all'infuori di
Lui”.
Da Likkutei Sichot, vol. 25 (Kehot,
N.Y., 1987), p. 193 (Parshat Vayeishev, Yud-Tet Kislev, 5744)
NOTE
1. Salmo 33:9.
2. Cfr. ibid. 89:3.
3. Nota del Rebbe: “Come menzionato sopra, nella Parte I,
alla fine del capitolo 21; citato da Bereishit Rabbah 21:5”.
4. Le parentesi sono presenti nel testo originale.
5. Le parentesi sono presenti nel testo originale.
6. Salmo 119:89.
7. Vedi sopra, cap. 1.
8. Genesi 1:6.
9. Vedi sopra, cap. 3, dove questo concetto è spiegato in
modo approfondito.
10. Vedi sopra, cap. 7 (s.v. “Alla luce...”).
11. Vedi sopra, cap. 1.
12. Vedi sopra, cap. 1.
13. Vedi Hemshech
Taf-Reish-Samech-Vav (Kehot, N.Y., 1984), p. 224.
14. Tikkunei Zohar, Tikkun 57, citato sopra nel cap. 7 (s.v. “Alla luce...”).
15. Vedi sopra, cap. 7.
16. Biurei HaZohar, Parshat
Beshallach (43c ff.); On the Essence of Chassidus, cap. 15-17.
17. Deuteronomio 4:35.
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