Lezione di Tanya di oggi 11 Tammuz 5785 - 7 luglio 2025
Igheret
HaTeshuva, metà del capitolo 3
אבל
כל זה באדם חזק ובריא, שאין ריבוי הצומות
מזיק לו כלל לבריאות גופו, וכמו בדורות הראשונים
Tuttavia, tutto questo1 vale
per le persone forti e robuste, la cui salute fisica non sarebbe affatto
danneggiata da digiuni ripetuti, come nelle generazioni di un tempo.
אבל
מי שריבוי הצומות מזיק לו, שאפשר שיבוא לידי חולי או מיחוש, חס ושלום, כמו בדורותינו
אלה
Ma chi fosse colpito da molti digiuni e
potesse quindi soffrire di malattie o dolori, Dio non voglia, come nelle
generazioni contemporanee,
אסור
לו להרבות בתעניות, אפילו על כריתות ומיתות בית דין, ומכל שכן על מצוות עשה ומצוות
לא תעשה שאין בהן כרת
è proibito intraprendere numerosi
digiuni, anche per i peccati punibili con l'escissione o l'esecuzione, e non
certo per [la violazione dei] comandi positivi e proibitivi che non comportano
l'escissione.
אלא
כפי אשר ישער בנפשו שבודאי לא יזיק לו כלל
Invece [la misura del digiuno è] la
stima personale di ciò che non lo danneggia affatto.
כי אפילו
בדורות הראשונים, בימי תנאים ואמוראים, לא היו מתענין בכהאי גוונא אלא הבריאים, דמצו
לצעורי נפשייהו
Infatti, anche nelle prime generazioni,
ai tempi dei Tannaim e degli Amoraim, solo i più robusti che potevano
mortificarsi digiunavano così frequentemente.
ודלא
מצי לצעורי נפשיה ומתענה, נקרא חוטא בגמרא, פרק קמא דתענית
Chi non può digiunare, ma lo fa, è
chiamato “peccatore” nel Tratto Taanit, cap. 1.2. 1.2
ואפילו
מתענה על עבירות שבידו, כדפירש רש״י שם
Ciò si applica anche a chi digiuna per
peccati specificamente conosciuti, come spiega Rashi,
Lo stesso autore che ritiene che chi
digiuna frequentemente sia considerato “santo”, perché (come spiega Rashi) in
questo modo i suoi peccati vengono espiantati, continua affermando che è
considerato un peccatore se non può digiunare eppure lo fa.
וכדאיתא
בגמרא, פרק קמא דזבחים, שאין לך אדם מישראל מחויב עשה וכו׳
e nel Tratto Zevachim, cap. 1,3,
è scritto che “non c'è nessuno di Israele che non sia colpevole di
[trasgredire] un comandamento positivo...”.
Quindi, anche se ci sono sempre dei
peccati per i quali si dovrebbe digiunare, lo si dovrebbe fare solo se questo
non pregiudica in alcun modo la salute; altrimenti, è considerato un peccatore,
ומכל
שכן מי שהוא בעל תורה, שחוטא ונענש בכפליים
soprattutto se è uno studente di Torà,
nel qual caso viene punito doppiamente,
כי מחמת
חלישות התענית, לא יוכל לעסוק בה כראוי
perché la debolezza derivante dal
digiuno gli impedisce di studiare correttamente la Torah.
אלא
מה תקנתיה
Qual è dunque il suo rimedio?
Cioè, cosa deve fare una persona del
genere per essere amata dal suo Creatore come lo era prima del peccato?
כדכתיב: וחטאך בצדקה פרוק
Dovrebbe rispettare il versetto che
dice,4 “Riscatta il tuo peccato con la carità”.
וכמו
שכתבו הפוסקים, ליתן בעד כל יום תענית של תשובה ערך ח״י גדולים פוליש
E, in effetti, i codificatori della
legge della Torah specificarono che si doveva donare l'equivalente di diciotto
monete [polacche di grandi dimensioni] chiamate “gedolim polacchi” per ogni
giorno di pentimento.
והעשיר
יוסיף לפי עשרו וכו׳
Il benestante deve aggiungere a questa
somma per il riscatto di ogni giorno di digiuno secondo le sue possibilità,
כמו
שכתב המגן אברהם, הלכות תענית
come si legge nel Magen Avraham nelle
Leggi del digiuno.5
* * *
NOTE
1. Nota del Rebbe: “Per quanto riguarda tutte le leggi che
stanno per essere enunciate, si veda Shulchan Aruch, Orach Chayim 571 e i suoi
commentari; Shulchan Aruch Admur HaZaken, Hilchot Nizkei Guf veNefesh,
sottosezione 4”.
2. Nota del Rebbe: “Fine di p. 11a; vedi anche Rambam,
Hilchot Deot, inizio del cap. 3, e commentatori ad loc.”.
3. 7a, e vedi Rashi lì.
4. Daniele 4:24.
5. Shulchan Aruch, Orach Chayim
568:12 e commenti.
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