Lezione di Tanya di oggi 14 Tammuz 5785 - 10 luglio 2025
Igheret
HaTeshuva, metà del capitolo 4
אך
הענין יובן על פי מה שכתוב: כי חלק ה׳ עמו וגו׳
La chiave di lettura si trova nella
frase1 “Perché il popolo [di Dio] è parte di Dio...”;
חלק
משם הוי׳ ברוך הוא
[fanno parte del Nome di Dio di quattro
lettere.
כדכתיב:
ויפח באפיו נשמת חיים
Così, descrivendo l'infusione da parte
di Dio di un'anima nel corpo di Adamo, è scritto:2 “E soffiò nelle
sue narici un'anima di vita”.
ומאן
דנפח מתוכו נפח וכו׳
e, come commenta lo Zohar,3
“Chi soffia, lo fa da dentro di sé, ecc. ”4.
La metafora del soffio significa che
l'anima di un ebreo ha origine nell'aspetto più intimo della Divinità - nel
Tetragramma, come verrà presto spiegato.
ואף
שאין לו דמות הגוף וכו׳ חס ושלום
Ora [Dio] non ha forma corporea, e così
via,5 Dio non voglia.
Come è possibile, allora, dire che Dio
“soffiava” e parlare di una “parte” di sé?
אך דברה
תורה כלשון בני אדם
Tuttavia, la Torah6 “parla
come nella lingua degli uomini”, cioè in modo antropomorfico.
כי כמו
שיש הפרש והבדל גדול באדם התחתון, על דרך משל, בין ההבל שיוצא מפיו להבל היוצא על ידי
נפיחה
Per analogia: Nel caso dell'uomo
mortale esiste una grande differenza tra il respiro che esce dalla sua bocca
mentre parla e il respiro che soffia con forza.
שביוצא
בדיבורו מלובש בו כח וחיות מעט מזעיר
Il respiro che emette con la parola
incarna solo in minima parte il potere e la forza vitale dell'anima,
והוא
בבחינת חיצוניות מנפש החיה שבקרבו
e questo solo dall'aspetto superficiale
dell'anima che risiede in lui.
אבל
ביוצא בכח הנופח דמתוכו נפח
Ma il respiro che emette quando soffia
con forza, dal profondo di sé,
מלובש
בו כח וחיות פנימית מבחינת נפש החיה וכו׳
incarna il potere interno e la forza
vitale dell'anima vivificante....
Così come esiste una grande differenza
tra il parlare dell'uomo e il soffiare con forza:
ככה
ממש, על דרך משל, המבדיל הבדלות לאין קץ
Proprio così nell'analogia [della
Creazione], tenendo conto delle infinite differenziazioni coinvolte [tra
Creatore e creato],
יש הפרש
עצום מאד למעלה
esiste una differenza prodigiosa Sopra,
בין
כל צבא השמים, ואפילו המלאכים, שנבראו מאין ליש
tra tutte le schiere del cielo, anche
gli esseri spirituali come gli angeli, che sono stati creati ex nihilo, [e
l'anima dell'uomo].
וחיים
וקיימים מבחינת חיצוניות החיות והשפע שמשפיע אין סוף ברוך הוא להחיות העולמות
Essi traggono la loro vita ed esistenza
dall'aspetto esterno della forza vitale che esce dall'Infinito per vitalizzare
la creazione.
ובחינה
זו נקראת בשם רוח פיו, על דרך משל, כמו שכתוב: וברוח פיו כל צבאם
Il suo aspetto [esterno] del potere
vivificante è chiamato “soffio della Sua bocca”, per così dire, come afferma il
versetto:7 “Dal soffio della Sua bocca tutte le loro schiere [furono
create]”.
והיא
בחינת חיות המלובשת באותיות שבעשרה מאמרות
Questo è il potere creativo incarnato
nelle lettere delle Dieci Utterance
שהן
בחינת כלים והמשכות וכו׳, כמו שכתוב בלקוטי אמרים חלק ב׳ פרק י״א
(8queste lettere hanno la
natura di recipienti e di attrazione e così via della forza vitale, come
spiegato in Likutei Amarim, Parte II, cap. 11).
ובין
נשמת האדם שנמשכה תחלה מבחינת פנימיות החיות והשפע שמשפיע אין סוף ברוך הוא
Al contrario, l'anima dell'uomo deriva
inizialmente dalla dimensione più intima della forza vitale e del flusso che
scaturisce dall'Infinito,
כמו
שכתוב: ויפח וגו׳
come nel versetto citato sopra, “Ed
Egli soffiò....”.
Come già accennato, questo verbo indica
l'aspetto interno del flusso divino della forza vitale, poiché “chi soffia, lo
fa dal suo intimo”.
Così, l'anima ha origine nell'aspetto
interno della forza vitale e del flusso che proviene da Dio. Solo in seguito,
per poter essere investita nel corpo, l'anima è scesa a un livello più esterno,
come dice ora l'Alter Rebbe.
ואחר
כך ירדה בסתר המדרגה, גם כן על ידי בחינת
האותיות שבמאמר: נעשה אדם וגו׳
Poi è sceso attraverso piani sempre più
nascosti, anche lui (come gli angeli che sono stati creati per mezzo di
“lettere”) per mezzo delle lettere che compongono l'enunciato divino,9
“Facciamo l'uomo...”.
כדי
להתלבש בגוף עולם הזה התחתון
affinché possa essere investito in un
corpo in questo mondo inferiore, [fisico].
Questa è dunque la differenza tra anime
e angeli: Le anime derivano dall'aspetto più interno della Divinità, il
Tetragramma, mentre gli angeli sono radicati nell'aspetto esterno della
Divinità, il Nome Divino Elokim, come viene ora spiegato.
ולכן
נקראו המלאכים בשם אלקים בכתוב
Per questo motivo la Scrittura chiama
gli angeli “Elokim”,
וכמו
שכתוב: כי ה׳ אלקיכם הוא אלקי האלקים גו׳
come10 nella frase,11
“Poiché il Signore, il tuo Dio, 12è il Dio degli dei (Elokim)”,
l'ultima parola si riferisce qui agli angeli,
הודו
לאלקי האלקים גו׳
[E allo stesso modo],13
“Lodate il Dio degli Dei (Elokim)”, riferendosi ancora una volta agli angeli
con il nome di “Elokim”,
ויבואו
בני האלקים להתייצב גו׳
e (in un altro riferimento agli
angeli),14 “I figli di Dio (Elokim) vennero a presentarsi....”.
Il nome Elokim è applicato agli angeli:
לפי
שיניקת חיותם היא מבחינת חיצוניות, שהיא בחינת האותיות לבד
Perché traggono il loro nutrimento dal
grado esterno [della Divinità], che è solo lo stato di “lettere”.
ושם
אלקים הוא בחינת חיצוניות לגבי שם הויה ברוך הוא
Allo stesso modo, il Nome Elokim è uno
stato esterno relativo al Tetragramma.
אבל
נשמת האדם, שהיא מבחינת פנימיות החיות, היא חלק שם הויה ברוך הוא
Ma l'anima dell'uomo, derivante
dall'aspetto interno della potenza vivificante divina, è una parte del
Tetragramma,
כי שם
הויה מורה על פנימיות החיות, שהיא למעלה מעלה מבחינת האותיות
perché il Tetragramma indica la
dimensione più intima del potere vivificante, che trascende di gran lunga lo
stato delle lettere.
NOTE
1. Deuteronomio 32:9.
2. Genesi 2:7.
3. Vedi sopra, Parte I, inizio del cap. 2, citando lo Zohar.
4. Il Rebbe suggerisce che “ecc.” allude alla continuazione
di questa affermazione sopra, Parte I, inizio del cap. 2: “... dalla sua
interiorità e dal suo essere più profondo”.
5. Nota del Rebbe: "‘Ecc.’ significa ‘né corpo’ -
dall'inno intitolato Yigdal. Si veda anche l'inizio di Likutei Torah leGhimmel
Parshiyot".
6. Berachot 31b.
7. Salmo 33:6.
8. Le parentesi sono nel testo originale.
9. Genesi 1:26.
10. Il Rebbe fa notare che l'Alter Rebbe cita tre versetti
per affermare che gli angeli sono chiamati Elokim, forse per alludere alle tre
categorie generali di angeli - nei Mondi di Beriah, Yetzirah e Asiyah. Gli
angeli più vicini alle anime (anime “sorte nel pensiero divino”) sono quelli
del Mondo di Beriah, il Mondo del Pensiero. Ad essi si allude nel primo
versetto, in cui si afferma che “il tuo Dio”, cioè il Dio delle anime, è “il
Dio degli angeli”. Il secondo versetto, che non menziona né il “Tuo Dio” né il
Tetragramma, si può dire che si riferisca agli angeli del Mondo di Yetzirah.
L'ultimo versetto, che parla degli angeli che testimoniano sugli affari mondani
dell'uomo, si può dire che si riferisca agli angeli del mondo infero, il Mondo
di Asiyah.
11. Deuteronomio 10:17.
12. In linea con le Scritture, il Rebbe ha ripristinato la
parola “Egli” nella parafrasi del testo.
13. Salmo 136:2.
14. Giobbe 1:6.
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