Lezione di Tanya di oggi Menachem Av 1, 5785 · 26 luglio 2025
Igheret
HaTeshuva , fine del capitolo 11
ומה
שכתוב:
וחטאתי נגדי תמיד
Per quanto riguarda il versetto che
dice:1 «Il mio peccato è sempre davanti a me»,
אין
המכוון להיות תמיד עצב נבזה, חס ושלום
ciò non implica che si debba essere
costantemente malinconici e umiliati, Dio non voglia,
דהא
כתיב בתריה: תשמיעני ששון ושמחה וגו'
poiché i versetti successivi
dichiarano:2 «Fammi sentire gioia e allegria...»,
ורוח
נדיבה תסמכני וגו'
e3 «sostienimi con uno
spirito magnanimo...»;
ומשום
שצריך להיות כל ימיו בתשובה עילאה, שהיא בשמחה רבה כנ"ל
inoltre,4 “Durante tutti i
propri giorni si dovrebbe sperimentare la teshuvah [ila'ah]”, [un modo di
pentirsi] che è caratterizzato da grande gioia, come sopra indicato.
Come dobbiamo quindi interpretare “il
mio peccato è sempre davanti a me”?
אלא
נגדי דייקא
Piuttosto, [il termine usato per
“davanti a me” è] specificamente negdi, che implica essere di fronte, ma a una
certa distanza,
כמו:
ואתה תתיצב מנגד, מנגד סביב לאהל מועד יחנו
come nel versetto che dice:5
«Ti fermerai a distanza (mineged)»; oppure:6 «a distanza (mineged)
intorno alla Tenda dell'Assemblea si accamperanno».
ופירש
רש"י מרחוק
Rashi definisce il termine sopra
riportato, letteralmente “opposto”, come “a distanza”.
Pertanto, si dovrebbe sempre mantenere
la consapevolezza di aver peccato, ma “a distanza”, cioè in fondo alla propria
mente.
והמכוון
רק לבלתי רום לבבו
Quindi, l'intenzione [del nostro
versetto] è semplicemente che il proprio cuore non diventi arrogante,
ולהיות
שפל רוח בפני כל האדם
e che sia umile di spirito davanti a
tutti gli uomini,
כשהיה
לזכרון בין עיניו שחטא נגד ה'
perché tra i suoi occhi ci sarà il
ricordo di aver peccato davanti a Dio.
I ricordi dei peccati passati non hanno
quindi lo scopo di generare sconforto, Dio non voglia.
ואדרבה,
לענין השמחה, יועיל זכרון החטא ביתר שאת
Infatti, per quanto riguarda la gioia,
il ricordo dei propri peccati passati sarà particolarmente efficace
בכדי
לקבל בשמחה כל המאורעות המתרגשות ובאות
nell'incoraggiare la felicità di fronte
a qualsiasi sventura minacci di sopraffarlo,
בין
מן השמים בין על ידי הבריות
sia dal cielo che per mano dell'uomo,
בדיבור
או במעשה
sia con le parole che con le azioni.
Qualsiasi offesa fisica o verbale sarà
accettata con serenità quando si ricorda di aver peccato in passato e che le
afflizioni presenti aiutano in realtà alla sua espiazione.
(וזו עצה טובה להנצל מכעס וכל מיני קפידא וכו')
(7 Questa [umiltà dovuta alla propria
imperfezione] è un buon consiglio che permette all'uomo di essere immune
dall'ira o dall'offesa in qualsiasi modo...)
וכמאמר
רז"ל: הנעלבים ואינן עולבין
Come dichiarano i nostri Saggi,8
"Coloro che sono umiliati ma non umiliano a loro volta,
שומעים
חרפתם ואין משיבים
che ascoltano gli insulti e non
rispondono,
עושים
מאהבה ושמחים ביסורים וכו'
che agiscono per amore e sono felici
nelle afflizioni, [riguardo a loro la Scrittura dice:9 «Coloro che
Lo amano [saranno] come il sole che sorge in tutta la sua potenza»].
Qui vengono menzionate tre categorie
distinte, in ordine crescente: «Coloro che sono umiliati ma non umiliano a loro
volta» rispondono agli insulti degli altri, ma non reagiscono con la stessa
moneta. Quelli della seconda categoria «ascoltano gli insulti e non rispondono»
affatto. Quelli della terza categoria sono effettivamente «felici
nell'afflizione», perché ricordano i loro peccati passati e sono lieti di
accettare le loro sofferenze presenti come mezzo di penitenza.
וכל
המעביר על מדותיו מעבירים לו על כל פשעיו
Inoltre, «chiunque trascura i propri
sentimenti, tutti i suoi peccati saranno trascurati».
NOTE
1.Salmo 51:5.
2.Loc. cit., v. 10.
3.Loc. cit., v. 14.
4.Cfr. Shabbat 153a.
5. 2 Samuele 18:13.
6. Numeri 2:2.
7. Le parentesi sono presenti nel testo originale.
8. Shabbat 88b; Gittin 36b.
9. Giudici 5:31.
10. Rosh HaShanah 17a.
Nessun commento:
Posta un commento