Zohar Quotidiano 4908 Bereshit - Pardes, pietre di marmo e acqua
Zion Nefesh
Zohar Bereshit
Continua dal precedente ZQ
#250
Un'altra spiegazione del
versetto: “E da lì si separò e divenne quattro teste” (Genesi 2:10) - Questo si
riferisce al segreto dei quattro che entrarono nel Pardes, i quattro saggi: Ben
Azzai, Ben Zoma, Acher e Rabbi Akiva. “Pardes” è un acronimo per פשט (Peshat, significato semplice), רמז (Remez,
suggerimento), דרש (Derash, sermone) e סוד (Sod, segreto). Lo Zohar interpreta la parola “fu separato” (יִפָּרֵד) come un acronimo di Peshat, Remez e Derash, che erano i
livelli in cui entrarono Ben Azzai, Ben Zoma e Acher. Questi sono considerati
livelli esterni della Torah, rispetto a Sod, il livello più interno, in cui
entrò Rabbi Akiva. Solo Rabbi Akiva, che è entrato nel “cervello” (Sod, i
segreti più reconditi della Torah), è entrato in pace e ne è uscito in pace. Gli altri furono danneggiati, come verrà spiegato.
#251
Il terzo dei quattro saggi entrò
nel fiume Hiddekel, le cui lettere sono ח״ד ק״ל - ח״ד, che significa acutezza, e ק״ל che significa
leggerezza (facilità). Questo allude a parole che sono nitide e precise, senza
macchia, facili da spiegare e analizzare. ח״ד (Chad) allude
alla nitidezza, come nel verso: “וְשִׁנַּנְתָּם לְבָנֶיךָ” - “E li insegnerai diligentemente ai tuoi figli”
(Deuteronomio 6:7).
Il quarto saggio entrò nel fiume
Perat (Eufrate), che simboleggia il cervello (moach), perché lì c'è
procreazione e fertilità, e il seme ha origine dal cervello.
Note:
Questo passaggio continua
l'allegoria dei quattro saggi e dei quattro fiumi menzionati nella Genesi,
ognuno dei quali rappresenta un livello di interpretazione della Torah:
L'Hiddekel (Tigri) è legato al potere della parola chiara e nitida - questo
corrisponde a Derash. Il suo significato è tratto dall'ebraico ח״ד (tagliente) e ק״ל (leggero/facile), evidenziando la sua
idoneità alla spiegazione e all'insegnamento chiari.
Il Perat (Eufrate) corrisponde
al Sod (segreto), che si riferisce al cervello, fonte di procreazione (פוריות) - poiché nella Cabala il seme (Zera)
discende dal Moach (cervello). Questo si riferisce ai misteri più profondi
della Torah, legati al flusso della saggezza divina.
Lo Zohar spiega che il flusso
della saggezza divina (i “fiumi”) corrisponde a tre categorie di illuminazione
intellettuale data alla creazione:
La Mochin delle sei senza Rosh
(sei sefirot inferiori senza la testa ו"ק) - legata al Mondo della Yetzirah
(Formazione) - corrisponde al Remez (accenno), cioè alla saggezza accennata ma
non completamente rivelata.
Il Mochin dei tre superiori (ג"ר) in Chassadim (Misericordia) - dal Mondo
di Beriah (Creazione) - corrisponde a Derash (sermone), attingendo
all'interpretazione che suscita il cuore e l'emozione.
Il Mochin dei tre superiori (ג"ר) in Chochmah (Saggezza) - dal Mondo di
Atzilut (Emanazione) - corrisponde a Sod (Segreto), il livello più alto della
Torah, che rivela la saggezza più intima.
Egli disse loro: “Saggi, in che
cosa siete impegnati?”. Essi risposero: “Stiamo discutendo di ciò che Rabbi
Akiva disse ai suoi studenti: ”Quando raggiungerete le pietre di marmo
puro...“”. Egli disse loro: "È certo che questo è un segreto supremo. Ed è
stato spiegato nella Yeshiva superiore. E affinché non vi sbagliate su questo
segreto, sono sceso per spiegarvelo. Poiché questo segreto - che è nascosto
alla gente della vostra generazione - è già stato in qualche modo rivelato tra
di voi, ora posso spiegarvelo completamente".
Note:
Solo attraverso un'adeguata
preparazione e con il permesso divino si può accedere ai segreti interiori
della creazione - misteri custoditi dei mondi superiori. Questo insegnamento
sottolinea la necessità di umiltà, di un'attenta condotta spirituale e della
guida di veri saggi nella ricerca di una profonda conoscenza mistica.
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