venerdì 1 agosto 2025

Lezione di Tanya di oggi Menachem Av 7, 5785

 Lezione di Tanya di oggi Menachem Av 7, 5785 - 1 agosto 2025

Igheret HaKodesh, inizio dell'Epistola 3

וילבש צדקה כשריון, וכובע ישועה בראשו

“E1 si rivestì di tzedakah2 come di una giubba di ferro e di un elmo di salvezza sul capo”.

Questo versetto parla in effetti delle azioni promesse da Dio in difesa del suo popolo. Tuttavia, le azioni degli ebrei che rispecchiano le azioni di Dio servono come un recipiente che può ricevere (o come un mezzo che può portare) l'azione reciproca di Dio.3 Quindi, quando gli ebrei agiscono in modo giusto e caritatevole, nello spirito del termine tzedakah, tale comportamento attrae e richiama l'attività divina a loro favore. In particolare, il servizio divino di un ebreo, che assomiglia agli atti di tzedakah di Dio stesso, contiene al suo interno un “mantello di ferro” protettivo per il suo corpo e un “elmo di salvezza” per la sua testa.

ודרשו רז״ל: מה שריון זה, כל קליפה וקליפה מצטרפת לשריון גדול, אף צדקה, כל פרוטה ופרוטה מצטרפת לחשבון גדול

[I nostri Saggi, di benedetta memoria, hanno commentato:4 “Come nella cotta di maglia tutte le singole scaglie si sommano per formare un grande mantello, così è per la carità: tutte le singole monete [date in beneficenza] si sommano in una grande quantità”.

L'Alter Rebbe anticipa ora una domanda: Cosa si guadagna con questa analogia? Sicuramente è altrettanto ovvio che “tutte le singole monete [date in beneficenza] si sommano in una grande quantità” come “tutte le singole scale si sommano per formare un grande cappotto di posta”.

פירוש: שהשריון עשוי קשקשים על נקבים, והם מגינים שלא יכנס חץ בנקבים, וככה הוא מעשה הצדקה

Ciò significa - ed è questo il punto aggiuntivo che si vuole sottolineare - che, proprio come la giubba è fatta di scaglie che coprono le fessure e che proteggono da qualsiasi freccia che penetri attraverso le fessure, così è per l'atto di carità.

Cioè, come verrà spiegato in seguito, la dinamica spirituale della carità comprende (a) un elemento che corrisponde alle fessure della giubba e (b) un elemento che corrisponde alle scaglie protettive (le monete) che coprono quelle fessure.

* * *

וביאור הענין: כי גדולה צדקה מכל המצות

Il significato di questo [è il seguente]: La carità è più grande di tutti i comandamenti,

שמהן נעשים לבושים להנשמה

perché [la loro esecuzione] produce “abiti” per l'anima.5

L'adempimento dei comandamenti fornisce le “vesti” che permettono all'anima di resistere all'intenso grado di rivelazione divina a cui sarà esposta nel Gan Eden, invece di esserne annullata.

הנמשכים מאור אין סוף ברוך הוא

[Questi indumenti sono tratti dalla luce [infinita] del benedetto Ein Sof,

Derivando da una fonte infinita, permettono all'anima di affrontare l'infinito grado di rivelazione che incontrerà nel Gan Eden.

מבחינת סובב כל עלמין

dal livello di sovev kol almin.

A differenza della modalità di illuminazione divina vivificante chiamata memaleh kol almin (lett. “che riempie tutti i mondi”), che si integra e si manifesta all'interno delle creature che anima, la modalità di illuminazione divina chiamata sovev kol almin (lett. “che abbraccia tutti i mondi”) non è limitata alle capacità spirituali finite degli esseri creati, ma li trascende e li colpisce, per così dire, da lontano.

(כמבואר הפירוש ממלא כל עלמין וסובב עלמין בלקוטי אמרים, עין שם)

(6Il significato di memaleh kol almin e sovev kol almin è stato spiegato in Likkutei Amarim;7 vedi lì).

באתערותא דלתא, היא מצות ה׳ ורצון העליון ברוך הוא

[Questi abiti nascono da un “risveglio dal basso”, cioè dall'adempimento dei comandi di Dio e della volontà dell'Essere Supremo.

Poiché i comandamenti emanano dalla Suprema Volontà di Dio, dal livello di sovev kol almin, essi servono come fonte per i suddetti indumenti.

ועיקר המשכה זו מאור אין סוף ברוך הוא, הוא לבוש מקיף לי׳ ספירות דאצילות, בריאה, יצירה, עשיה

L'essenza di questo efflusso dall'Ein Sof-luce [infinita] è un indumento e una luce avvolgente per le dieci Sefirot dei [Quattro Mondi:] Atzilut, Beriah, Yetzirah e Asiyah,

המשתלשלות מעילה לעילה וממדרגה למדרגה כו׳

che si evolvono di causa in causa e di gradino in gradino,

הנקראות בשם ממלא כל עלמין

[queste Sefirot] vengono definite memaleh kol almin.

L'Alter Rebbe risponde ora alla seguente domanda: Dal momento che le Sefirot stesse sono la Divinità dei Quattro Mondi, perché hanno bisogno dell'infinito Ein Sof-light come abito?

פירוש: כי אור אין סוף ברוך הוא מתלבש ומאיר בתוך כל השתלשלות העשר ספירות דאצילות, בריאה, יצירה, עשיה

Ciò significa che la Luce di Ein Sof si annida e si irradia in modo indissolubile all'interno dell'intera catena evolutiva delle Dieci Sefirot di [i Mondi di] Atzilut, Beriah, Yetzirah e Asiyah;

והוא המאציל העשר ספירות דאצילות המשתלשלות לבריאה, יצירה, עשיה

[Inoltre, dà origine alle Dieci Sefirot del Mondo di Atzilut che si evolvono nei Mondi di Beriah, Yetzirah e Asiyah,

Le Sefirot di Atzilut servono quindi come illuminazione divina per i Mondi di Beriah, Yetzirah e Asiyah. Ciò è reso possibile

על ידי צמצום עצום המבואר בעץ חיים

per mezzo di un'immensa contrazione (tzimtzum) che viene spiegata in Etz Chayim.

Questa contrazione comporta non solo una diminuzione quantitativa dell'illuminazione spirituale, ma soprattutto una diminuzione qualitativa; la luce, fino ad allora infinita, viene contratta a tal punto da poter emanare e illuminare in modo finito.

ונקרא אור פנימי

[La luce che ne risulta è definita luce inabitante (o pnimi) - una luce che si riveste interiormente negli esseri creati, nella misura in cui si contrae per corrispondere alla capacità spirituale del particolare essere creato in cui è rivestita.

ועל ידי קיום המצות, נמשך אור מקיף הנ״ל, ומאיר תוך העשר ספירות דאצילות, בריאה, יצירה, עשיה, ומתייחד עם האור פנימי

Ora, con l'adempimento dei comandamenti, la suddetta luce avvolgente viene suscitata e si irradia all'interno delle Dieci Sefirot di Atzilut, Beriah, Yetzirah e Asiyah, unendosi così alla luce intrinseca.

Quando ciò accade, la luce infinita e trascendente (o makkif) permea la luce intrinseca (o pnimi) del Seder Hishtalshelut - la discesa auto-oscurante e a catena della forza vitale divina attraverso la quale nascono sempre più mondi materiali.

ונקרא יחוד קודשא בריך הוא

Si parla di unificazione del Santo, benedetto Egli sia, l'epiteto “santo” (kadosh) indica la sua separazione dal mondo, da cui il livello di sovev kol almin,

ושכינתיה, כמו שכתוב במקום אחר

e la Sua Shechinah, la luce inabitante che è così chiamata perché la Presenza divina scende e dimora (שכן) all'interno dei mondi creati, come viene spiegato altrove8.

In un altro contesto si spiega che l'esecuzione delle mitzvot determina questa unione del Santo, benedetto Egli sia, con la sua Shechinah. È per questo che diciamo לשם יחוד (“Per il bene dell'unione del Santo, benedetto Egli sia, con la Sua Shechinah”) prima di compiere alcune mitzvot: perché sono esse che fondono la luce del sovev kol almin, conosciuto come “il Santo, benedetto Egli sia”, con la luce del memaleh kol almin, conosciuto come la Shechinah. Così, l'irradiazione principale della luce divina, attinta attraverso l'esecuzione dei comandamenti, avviene nell'ambito dell'evoluzione delle Sefirot dei Quattro Mondi.

ומהארה דהארה מאור מקיף הנ״ל, על ידי צמצום רב

E da un riflesso di un riflesso della suddetta luce avvolgente, per mezzo di una potente contrazione,

נעשה לבוש לבחינת נפש, רוח, נשמה, של האדם בגן עדן התחתון והעליון

nel Giardino Inferiore e Superiore dell'Eden viene fatto un abito per i livelli dell'anima chiamati Nefesh-Ruach-Neshamah dell'uomo,

שיוכלו ליהנות ולהשיג איזה השגה והארה מאור אין סוף ברוך הוא, כמו שמבואר במקום אחר

che permette loro di trarre piacere e di raggiungere una certa comprensione e illuminazione dalla luce [infinita] dell'Ein Sof che si diffonde nel Giardino dell'Eden, come viene spiegato altrove.9

Infatti, senza aiuto, l'anima finita non sarebbe mai in grado di comprendere questa infinita radiosità.

וזה שאמרו רז״ל: שכר מצוה בהאי עלמא ליכא

Questo è il significato dell'insegnamento dei nostri Saggi, di benedetta memoria:10 “In questo mondo non c'è ricompensa per [l'adempimento dei] comandamenti”.

Non dicono che “in questo mondo non è concessa alcuna ricompensa”; piuttosto, che “in questo mondo non esiste alcuna ricompensa”.

כי בעולם הזה הגשמי ובעל גבול וצמצום רב ועצום מאד מאד

Perché in questo mondo, che è fisico, e in uno stato di limitazione, uno stato di grande ed estrema contrazione,

אי אפשר להתלבש שום הארה מאור אין סוף ברוך הוא

è impossibile che un qualsiasi riflesso dell'Ein Sof-light [infinito] venga investito,

כי אם על ידי י׳ ספירות, הנקראים גופא בזוהר הקדוש

se non per mezzo delle Dieci Sefirot che, nel sacro Zohar,11 sono indicate come il “Corpo”:

L'Alter Rebbe spiegherà presto che, come il corpo e l'anima sono incomparabili, così anche le Sefirot sono infinitamente distanti dall'Ein Sof-Luce.

Come ricompensa per l'adempimento dei comandamenti si è in grado di attirare verso il basso l'infinito grado di luce, ma questa luce non può assolutamente scendere all'interno di questo mondo, che è delimitato. Pertanto, “In questo mondo non c'è ricompensa per [l'adempimento dei] comandamenti”. Nessuna rivelazione di questo tipo può essere rivestita in questo mondo, perché qualsiasi cosa illumini e si rivesta in questo mondo deriva semplicemente dal livello delle Dieci Sefirot, che lo Zohar chiama “Corpo”. Così, ad esempio:

חסד דרועא ימינא כו׳

[La Sefirah di] Chesed (‘gentilezza’) è [chiamata] il ‘braccio destro’ [supernale], [Ghevurah (‘severità’) è [chiamata] il ‘braccio sinistro’]” e così via.

לפי שכמו שאין ערוך לו להגוף הגשמי, לגבי הנשמה

Così come non c'è paragone tra il corpo fisico e l'anima,

כך אין ערוך כלל לי׳ ספירות דאצילות, לגבי המאציל העליון, אין סוף ברוך הוא

quindi non c'è paragone alcuno tra le Dieci Sefirot di Atzilut e l'Emanatore Supremo, l'Ein Sof [infinito].

כי אפילו חכמה עילאה, שהיא ראשיתן, היא בבחינת עשיה גופנית לגבי אין סוף ברוך הוא

Perché in relazione all'Ein Sof anche la Suprema Chochmah (“saggezza”), che è la prima delle Sefirot, è sul piano dell'azione materiale,

כמו שמבואר בלקוטי אמרים

come viene spiegato in Likkutei Amarim.12

ואי לזאת, במעשה הצדקה וגמילות חסדים, שאדם אוכל מפירותיהן בעולם הזה

Perciò, attraverso la pratica della carità e delle opere di bontà, i cui frutti l'uomo gode parzialmente in questo mondo,13

Poiché una minima quantità della ricompensa per l'adempimento di questi comandamenti viene goduta in questo mondo, ne consegue che un microscopico raggio della luce infinita di sovev kol almin scende in questo mondo. Ciò è possibile perché:

יש נקבים, על דרך משל, בלבוש העליון המקיף על גופא, הם הכלים די׳ ספירות

appaiono, metaforicamente parlando, dei vuoti nella veste superna che avvolge il “Corpo”, [che è] i vasi delle Dieci Sefirot.

להאיר מהם ולהשפיע אור ושפע

Attraverso queste [lacune] la luce e l'abbondanza vengono irradiate e diffuse,

מחסד, דרועא ימינא, אורך ימים בעולם הזה הגשמי

in modo che dalla Sefirah “Chesed”, che è il braccio destro, derivi la longevità in questo mondo fisico;

ועושר וכבוד מדרועא שמאלא

e dal “braccio sinistro”, che è la Sefirah di Gevurah, [derivano] ricchezza e onore,

וכן בתפארת

e allo stesso modo con la bellezza, che emana dalla Sefirah di Tiferet,

והוד והדר וחדוה וכו׳

e maestosità (hod), splendore (hadar) e gioia (chedvah), ecc. dalle rispettive Sefirot di Hod, Yesod, ecc.14

אך כדי שלא ינקו החיצונים למעלה מאור ושפע המשתלשל ויורד למטה מטה עד עולם הזה הגשמי

Ma per evitare che le forze del male attingano, dall'alto, alla luce e all'abbondanza che si evolve e scende verso il basso, fino a questo mondo fisico,

Quando questa energia spirituale scende a un livello così basso, è possibile che anche le kelipot e i sitra achra ne traggano nutrimento. Per evitare che ciò accada,

וכן, למטה, להגין על האדם ולשמרו ולהצילו מכל דבר רע בגשמיות וברוחניות

e allo stesso modo, qui sotto, per proteggere l'uomo, per custodirlo e salvarlo da tutti i danni fisici e spirituali che potrebbero derivare se le kelipot e i sitra achra traessero nutrimento da questa fonte,

לזאת חוזר ומאיר אור המקיף, וסותם הנקב, על דרך משל

la luce avvolgente viene riflessa e, in senso figurato, riempie la breccia,

Una volta che la luce avvolgente è scesa (per così dire) in questo mondo attraverso la fessura prodotta dalle azioni caritatevoli dell'uomo, viene poi riflessa per riempire la stessa fessura. Questo priva le forze del male di ogni possibile nutrimento attraverso la stessa via,

כי הוא מבחינת אין סוף וסובב כל עלמין, כנ״ל

perché questa [luce avvolgente] appartiene alla categoria dell'Infinito e del sovev kol almin, come già detto - e questo grado di luce infinitamente trascendente (chiamato o makkif) è una fonte da cui le forze del male non possono trarre alcun sostentamento.

Si capisce così perché la tzedakah, producendo i propri “interstizi” provvidenziali e le proprie “scaglie” protettive, è paragonata a un mantello di posta. Inoltre:

וזהו שאמרו רז״ל: מצטרפת לחשבון גדול דייקא

E questo è [ciò che sta alla base] dell'insegnamento dei nostri Saggi, di benedetta memoria, sopra citato: “Come nella cotta di maglia tutte le singole scaglie si sommano per formare un grande mantello, così è per la carità: tutte le singole monete si sommano per una grande quantità”. La parola “grande” è usata in modo consigliabile,

(כי גדול הוי׳ ומהולל מאד, בלי סוף ותכלית וגבול (חס ושלום

nello spirito del versetto15 “Grande è la Havayah ed è oltremodo glorificata” - senza fine, limite o restrizione (16).

Così, per mezzo delle monete date in beneficenza si attinge luce spirituale dal livello denotato dalla frase “Grande è Havayah”. Il Nome Divino di quattro lettere allude alle dieci Sefirot: la lettera yud rappresenta il livello di Chochmah; la prima lettera hei rappresenta il livello di Binah; vav rappresenta le sei middot, le emozioni spirituali; e l'ultima hei rappresenta Malchut.17 Queste Sefirot sono sostenute dall'Ein Sof e partecipano della sua infinita grandezza.

NOTE

1. Isaia 59:17.

2. La parola ebraica significa sia “carità” (il suo significato principale in quest'opera) sia “giustizia”.

3. “Questo richiama l'interpretazione dell'insegnamento dell'Alter Rebbe, דע מה למעלה: ממך - ‘Sappi [che] ciò che è in Alto [nasce] da te’ (HaYom Yom, voce del 13 Iyar)”. ( - Nota del Rebbe).

4. Bava Batra 9b.

5. Come spiegato più avanti, nell'Epistola 29”. ( - Nota del Rebbe).

6. Le parentesi appaiono nel testo originale.

7. Cap. 48.

8. "Cfr. [Tanya] Parte I, cap. 41. Tuttavia, non possiamo dire che [l'Alter Rebbe] intendesse indicare questo capitolo, perché se così fosse avrebbe aggiunto ‘in Likkutei Amarim’, come aveva appena fatto in questa stessa epistola a proposito di sovev kol almin." ( - Nota del Rebbe).

9. Vedi sotto, Epistola 29.

10. Kiddushin 39b.

11. [Il livello definito ‘Corpo’ è] infinitamente inferiore alla sua anima - l'Ein Sof-light”. ( - Nota del Rebbe.)

12.

"Il riferimento è evidentemente alla Parte II, capitoli 8-9, che fornisce una spiegazione più ampia di quella offerta qui. Nella Nota dell'Alter Rebbe alla Parte I, cap. 2, si trovano spiegazioni ancora più scarse di quelle qui riportate; è quindi chiaro che il riferimento di cui sopra non può essere a questa fonte. È vero che in Iggeret HaTeshuvah, cap. 4 (e altrove), l'Alter Rebbe, quando è il caso, specifica “Parte II” di Likkutei Amarim - ma questo avviene solo quando desidera citare un luogo esatto, come vediamo dalle sue parole conclusive (“cap. 11”). Non è questo il caso." ( - Nota del Rebbe).

13.  Kiddushin 40a.

14. "Sembrerebbe che l'Alter Rebbe abbia omesso [la Sefirah di] Netzach. Inoltre, cosa intende con ‘ecc.’?".

L'allineamento di cui sopra segue evidentemente Zohar II (98a-b, citato in Tzemach Tzedek su Tehillim 104:1), in cui la maestà (hod), lo splendore (hadar) e la gioia (chedvah) corrispondono rispettivamente alle [tre Sefirot di] Netzach, Hod e Yesod. (In base a quanto affermato si può anche capire perché l'Alter Rebbe abbia usato questi tre appellativi piuttosto che Netzach, Hod e Yesod). Per quanto riguarda il “ecc.” conclusivo, questo si riferisce forse alla Sefirah di Malchut, che è il prodotto finale - l'“ecc.” - delle Sefirot precedenti." ( - Nota del Rebbe).

15. Salmo 48:2.

16. Le parentesi appaiono nel testo originale.

17. Vedi sopra, Iggeret HaTeshuvah, cap. 4.

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