venerdì 12 settembre 2025

La lezione di Tanya di oggi 20 Elul 5785

 La lezione di Tanya di oggi 20 Elul 5785 · 13 settembre 2025

Igheret HaKodesh, metà della Lettera 15

והנה כל זה הוא רק על דרך משל לבד

Ora, tutto questo — il suddetto effetto dei tratti emotivi sull'insegnamento o sull'influenza che ne derivano — è solo un'allegoria e non fornisce un quadro completamente veritiero delle Sefirot così come esistono nell'anima dell'uomo,

כי כל זה הוא בנפש השכלית, התחתונה שבאדם, הבאה מקליפת נוגה

perché tutto questo si applica all'anima razionale, che è quella inferiore nell'uomo e deriva dalla kelipat nogah.

Questa “anima inferiore” è naturalmente incline alle questioni “inferiori” (cioè corporee), tanto che anche il suo intelletto arriva solo a comprendere la composizione e così via delle cose mondane. Infatti, sebbene la kelipah che è la fonte di questa anima sia kelipat nogah, una kelipah la cui oscurità è alleviata da un raggio di bene, essa è tuttavia completamente legata alla mondanità.

אך באמת לאמיתו, בנפש העליונה האלקית, שהיא חלק אלוה ממעל

Ma in realtà, per quanto riguarda [le Sefirot nell'anima] superiore, divina, che è una “parte di Dio dall'alto”,1

כל המדות פנימיות וחיצוניות הן לה׳ לבדו

tutti gli attributi interni ed esterni sono [diretti] solo a Dio: l'anima divina si occupa solo di cose spirituali, così che sia il suo amore (interno) che il suo Chesed (esterno) sono concentrati esclusivamente sulla divinità.

כי מחמת אהבת ה׳, ומרוב חפצו לדבקה בו

Per l'amore di Dio e per il grande desiderio di aderire a Lui,

הוא חפץ חסד, כדי לידבק במדותיו

egli desidera con tutto sé stesso [praticare] Chesed, al fine di aderire ai Suoi attributi.

כמאמר רז״ל על פסוק, ולדבקה בו: הדבק במדותיו

Ciò è in accordo con l'insegnamento dei nostri Saggi, di benedetta memoria, sul versetto,2 “E aderire a Lui”: “Aderire ai Suoi attributi”.3

Proprio come Dio è compassionevole, così dovrebbe essere compassionevole l'uomo mortale; proprio come Dio ha un desiderio innato di praticare la gentilezza, così il desiderio interiore di una persona di praticare la gentilezza dovrebbe essere motivato dal desiderio di aderire a Dio.

Per quanto riguarda l'attributo di Chesed, quindi, sia il suo aspetto interno (amore) che quello esterno (gentilezza) sono diretti esclusivamente alle cose divine.

וכן במדת הגבורה

Lo stesso vale per l'attributo di Gevurah, il cui aspetto interno è la paura; anch'esso è sperimentato solo per cause divine:

להפרע מן הרשעים, ולענשם בעונשי התורה

ad esempio, per punire e castigare i malvagi con le punizioni della Torah;

וכן להתגבר על יצרו, ולקדש את עצמו במותר לו

e anche per prevalere sulla propria inclinazione [malvagia] e per4 “Santificarsi in ciò che gli è permesso”,

ולעשות גדר וסייג לתורה

e per5 erigere una recinzione e una siepe attorno alla Torah,

מפני פחד ה׳ ויראתו, פן יבוא לידי חטא, חס ושלום

a causa del timore e della paura di Dio, affinché non si possa peccare, Dio non voglia.

Per assicurarsi di non peccare, una persona può quindi scegliere di santificarsi e astenersi dai “cento portali del lecito, in modo da non trasgredire in uno dei portali del proibito”.

Per riassumere le conclusioni di cui sopra riguardo alle prime due delle sette middot, o emozioni spirituali: non solo l'attributo dell'uomo Chesed è diretto alle questioni divine, ma lo è anche il suo attributo Ghevurah, sia nel suo aspetto interno, vale a dire il timore di Dio, sia nelle sue manifestazioni esterne nella sua rigorosa osservanza della Torah e dei suoi mitzvot.

וכן לפאר את ה׳ ותורתו בכל מיני פאר

Allo stesso modo, esercitando l'attributo di Tiferet (lett. “bellezza”), [un uomo cerca] di glorificare Dio e la Sua Torah in tutti i modi possibili, ad esempio possedendo un bellissimo sefer Torah, bellissimi tefillin e simili,

ולדבקה בשבחיו בכל בחינות נפשו

e di aderire alle Sue lodi [lodando Dio] con tutte le facoltà della sua anima:

דהיינו, בהתבוננות שכלו ומחשבתו

cioè, meditando in modo intellettuale e riflessivo sulla grandezza di Dio, che sboccia nel canto delle Sue lodi;

גם בדיבורו

e allo stesso modo, quando parla, le sue lodi non sono parole vuote, ma nascono dalla sua meditazione preparatoria.

“[Lodare Dio] con tutte le facoltà della propria anima” significa quindi che il fedele utilizza il proprio intelletto e le proprie emozioni, nonché tutti e tre gli ‘abiti’ della propria anima (ovvero i mezzi di espressione dell'anima), vale a dire il pensiero, la parola e l'azione (poiché la parola costituisce7 una “mini-azione”). In alternativa, “[lodare Dio] con tutte le facoltà della sua anima” può significare: tutti quegli aspetti dell'anima che riguardano la lode, cioè l'intelletto, il pensiero e la parola.

וכן לעמוד בנצחון נגד כל מונע מעבודת ה׳ ומלדבקה בו

Allo stesso modo, esercitando l'attributo di Netzach, [un uomo cerca] di prevalere trionfalmente contro tutto ciò che potrebbe impedirgli di servire Dio e di aderire a Lui,

ונגד כל מונע מלהיות כבוד ה׳ מלא את כל הארץ

e contro tutto ciò che potrebbe impedire [lo stato di rivelazione in cui]8 l'intera terra è piena della gloria di Dio,

כמלחמות ה׳ אשר נלחם דוד המלך, עליו השלום

come le guerre per Dio combattute dal re Davide, la pace sia con lui, che derivavano dal suo attributo di Netzach.

וכן להשתחוות ולהודות לה׳

Allo stesso modo, esercitando l'attributo di Hod,9 che implica l'abnegazione di sé, e riconoscendo la trascendenza di ciò che sfida la sua comprensione mortale, [un uomo cerca] di prostrarsi e di lodare Dio [con umiltà].

אשר מחיה ומהוה את הכל, והכל בטל במציאות אצלו, וכולא קמיה כלא חשיב, וכאין ואפס ממש

Colui che anima e crea ogni cosa, e davanti al Quale ogni cosa è essenzialmente inesistente e considerata come veramente nulla e insignificante.

ואף שאין אנו משיגים איך הוא הכל אפס ממש קמיה

Sebbene non possiamo comprendere come ogni cosa sia veramente nulla davanti a Lui,

אף על פי כן מודים אנחנו, בהודאה אמיתית, שכן הוא באמת לאמיתו

tuttavia, riconosciamo e ammettiamo sinceramente che nella verità assoluta è così.

Dal profondo della sua anima, l'ebreo riconosce che il “Daat Superno” di Dio e la consapevolezza che tutto è essenzialmente inesistente davanti a Lui sono veri, e che la comprensione mortale del nostro “Daat inferiore” - che la creazione esiste davvero, tranne che è annullata per Lui - deriva dalla portata limitata della nostra prospettiva terrena.10 Questo riconoscimento deriva dall'abnegazione espressa dall'attributo di Hod.

ובכלל זה גם כן להודות לה׳ על כל הטובות אשר גמלנו

Questo [attributo] include anche l'espressione di gratitudine11 a Dio per tutti i favori che ci ha concesso,

ולא להיות כפוי טובה, חס ושלום

affinché [noi] non siamo ingrati, Dio non voglia.

ובכלל זה להודות על כל שבחיו ומדותיו ופעולותיו באצילות ובריאות עליונים ותחתונים

Questo [attributo di Hod] include anche l'offerta di ringraziamenti a Dio per tutte le Sue [azioni] degne di lode, i Suoi attributi e le Sue opere nell'emanazione e nella creazione dei mondi superiori e inferiori,

שהם משובחים עד אין תכלית חקר

poiché sono degni di lode senza fine,12

ונאים וראוים אליו, יתברך ויתעלה

e sono consoni e appropriati a Lui, benedetto e glorificato sia.

והוא מלשון הוד והדר

Il termine [Hod va qui inteso] come nella frase,13 Hod vehadar (“maestà e splendore”).

וכן במדת צדיק יסוד עולם

E allo stesso modo [impegnato nel proprio servizio divino è] l'attributo di [Yesod (lett. “fondamento”), come nella frase],14 “Il tzaddik è il fondamento del mondo”.

Nell'analogia sopra riportata, è stato grazie all'attributo di Yesod che il padre ha comunicato con suo figlio e discepolo attraverso legami di desiderio e piacere. Allo stesso modo, nel regno del servizio divino, l'attributo di Yesod implica l'attaccamento a Dio con intenso desiderio e piacere,

להיות נפשו קשורה בה׳, חיי החיים

in modo che la propria anima sia legata a Dio, la Fonte della Vita,

ולדבקה בו בדביקה וחשיקה, בחשק ותענוג נפלא

aderendo a Lui con attaccamento e desiderio, per amore e gioia meravigliosi, che sono espressioni dell'attributo di Yesod.

ובמדת מלכות, לקבל עליו עול מלכותו ועבודתו

E per quanto riguarda l'attributo [dell'anima divina] di Malchut, [l'adoratore cerca in tal modo] di accettare su di sé il giogo della sovranità di Dio e del Suo servizio,

כעבודת כל עבד לאדונו, באימה וביראה

come il servizio di qualsiasi servo al suo padrone, cioè per timore e rispetto.

* * *

NOTE

1. Vedi Tanya, Parte I, inizio del capitolo 2.

2. Deuteronomio 11:22.

3. Sifri (sec. 49) sul versetto sopra citato; Sotah 14a.

4. Cfr. Yevamot 20a.

5. Cfr. Avot 1:1.

6. Reishit Chochmah, Shaar HaKedushah, cap. 15, et al.

7. Sanhedrin 65a.

8. Cfr. Isaia 6:3.

9. La radice ebraica di questa parola comprende tre significati: lodare, ringraziare e riconoscere.

10. Nota del Rebbe: “Vedi Likkutei Torah, Vaetchanan, p. 4a ff.”.

11. La radice ebraica di questa parola comprende tre significati: lodare, ringraziare e riconoscere.

12. Secondo una lettura alternativa, “... oltre la ricerca”.

13. Salmo 104:1.

14. Proverbi 10:25.

Nessun commento:

Posta un commento

La lezione di Tanya di oggi 5 Kislev 5786

  La lezione di Tanya di oggi 5 Kislev 5786 · 25 novembre 2025 Kuntres Acharon, metà del Saggio 4 L'adempimento dei mitzvot, tuttavi...