giovedì 9 ottobre 2025

I 70 sacrifici di Sukkot – Diffondere la luce alle nazioni

 I 70 sacrifici di Sukkot – Diffondere la luce alle nazioni

Durante la festa di Sukkot, la Torah ordina di offrire settanta sacrifici nel Tempio Sacro: tredici il primo giorno, dodici il secondo e così via, diminuendo ogni giorno fino a sette il settimo giorno (Numeri 29). Lo Zohar (Pinchas) spiega che questi settanta sacrifici corrispondono alle settanta nazioni radice del mondo. Ogni sacrificio era una rettifica spirituale (tikkun), che attingeva la Luce della misericordia (Chassadim) dai mondi superiori per benedire e sostenere tutta l'umanità. Sebbene fossero offerti da Israele, il loro scopo era universale: mantenere l'equilibrio tra le nazioni, addolcire i decreti severi e aprire canali di pace.

Dal punto di vista cabalistico, ciascuna delle settanta nazioni rappresenta un vaso unico all'interno della struttura di Malchut, l'anima collettiva della creazione. Senza il flusso proveniente da Israele, il canale centrale allineato con Zeir Anpin, questi vasi rimangono nell'oscurità spirituale. Il Santo Ari insegna che Sukkot è un momento in cui la Luce di Binah discende in Malchut e, attraverso il servizio del Tempio, Israele diventa un canale attraverso cui la benedizione di Hashem si diffonde in tutti i regni. I settanta sacrifici (korbanot) servivano quindi come offerta spirituale di Chessed, non solo come atti rituali, ma come canali di armonia universale che sostenevano l'infrastruttura spirituale del mondo.

In assenza del Tempio, lo Zohar insegna che le nostre preghiere, lo studio della Torah e la gioia nella sukkah svolgono ora lo stesso ruolo spirituale. Quando studiamo le parti della Torah relative ai sacrifici di Sukkot, risvegliamo la loro energia spirituale e inviamo una Luce rinnovata al mondo. Ogni atto di gioia, unità e ospitalità nella sukkah attira la compassione divina su tutta la creazione. Pertanto, Sukkot non è solo una festa di gioia ebraica, ma una celebrazione cosmica dell'abbondanza divina, che prepara il mondo alla redenzione finale, quando tutte le nazioni riconosceranno la Fonte della Luce e canteranno insieme in armonia.

“Allora darò ai popoli una lingua pura, affinché tutti invochino il Nome di Hashem e Lo servano con unanime accordo” (Sofonia 3:9).

כִּי אָז אֶהְפֹּךְ אֶל עַמִּים שָׂפָה בְרוּרָה, לִקְרֹא כֻּלָּם בְּשֵׁם ה’, לְעָבְדוֹ שְׁכֶם אֶחָד.”

«E Hashem sarà Re su tutta la terra; in quel giorno Hashem sarà Uno e il Suo Nome Uno» (Zaccaria 14:9).

וְהָיָה ה’ לְמֶלֶךְ עַל כָּל הָאָרֶץ, בַּיּוֹם הַהוּא יִהְיֶה ה’ אֶחָד וּשְׁמוֹ אֶחָד.”

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