sabato 4 ottobre 2025

La lezione di Tanya di oggi 13 Tishrei 5786

 La lezione di Tanya di oggi 13 Tishrei 5786 · 5 ottobre 2025

Igheret HaKodesh, inizio della Lettera 21

אחרי דרישת שלומם כמשפט לאוהבי שמו

Dopo essersi debitamente informato sul benessere di coloro che amano il Nome [di Dio],

Questa lettera pastorale fu scritta dall'Alter Rebbe per sollecitare i suoi seguaci che si erano impegnati a versare un contributo annuale al Kollel Chabad. Questo fondo sosteneva i loro compagni chassidim che si erano stabiliti in Terra d'Israele, dove ora studiavano la Torah e si dedicavano al servizio divino. L'Alter Rebbe esorta qui i suoi seguaci a non aspettare la fine dell'anno, ma a versare parte della somma promessa settimanalmente o almeno mensilmente. Infatti, oltre alla qualità della prontezza, alla sollecitudine che dovrebbe essere dimostrata durante l'adempimento dei mitzvot in generale e della mitzvah della tzedakah (“carità”) in particolare, c'è un'ulteriore qualità coinvolta, come verrà spiegato tra poco.

L'Alter Rebbe inizia questa epistola salutando i suoi compagni ebrei come “amanti del Nome di Dio”.1 Questo appellativo si addice particolarmente a coloro che aiutano i loro fratelli che servono Dio in Terra Santa. Infatti, su questa terra2 “lo sguardo di Dio è costantemente fisso”, e questo versetto usa il Nome ineffabile di Dio Havayah, indicando che la Terra è direttamente illuminata e animata dal livello sublime della Divinità indicato da quel Nome singolare e unico.

אל המתנדבים בעם, לעשות צדקת ה׳ עם ארצו הקדושה

coloro che tra il popolo si offrono volontariamente per praticare la giusta carità di Dio verso la Sua Terra Santa

לתת מדי שנה בשנה חוק הקצוב, מעות ארצנו הקדושה, תבנה ותכונן במהרה בימינו

donando ogni anno una somma fissa di denaro per [gli abitanti della] nostra Terra Santa (Possa essa essere ricostruita e stabilita rapidamente, ai nostri giorni!),

אליהם תטוף מלתי, ותזל כטל אמרתי

possa la mia parola [chiamare]”3 loro e “il mio discorso sgocciolare come rugiada”4

לזרז לזריזים

per stimolare coloro che sono [naturalmente] veloci, poiché5 “Si affretta solo il veloce”,

ולחזק ידים רפות

e per rafforzare le mani deboli,6 poiché la loro indiscussa disponibilità7 è ostacolata solo dalla loro povertà,

במתן דמים, מעות ארץ ישראל, מדי שבת בשבתו, ולפחות מדי חדש בחדשו, מערכו הקצוב לערך שנה

affinché contribuiscano con denaro per la Terra di Israele ogni settimana, o almeno ogni mese,8 dall'importo assegnato per l'anno, in proporzione,

וכל כסף הקדשים אשר עלה על לב איש להתנדב בלי נדר לפרנסת אחינו, יושבי ארצנו הקדושה, מדי שנה בשנה

così come tutti i9 “fondi dedicati” che ogni individuo era ispirato a donare annualmente (senza voto) per il sostegno dei nostri fratelli che vivono in Terra Santa.

Sembrerebbe che in queste ultime righe l'Alter Rebbe intenda aggiungere quanto segue: non solo gli importi che sono stati sempre donati negli anni precedenti devono essere donati d'ora in poi su base settimanale o mensile, ma anche gli importi aggiuntivi devono essere suddivisi allo stesso modo.

כי הנה, מלבד הידוע לכל גודל מעלת הזריזות בכל המצות, הנאמר ונשנה בדברי רז״ל: לעולם יקדים אדם לדבר מצוה כו׳

Infatti, prima di tutto, tutti conoscono la grande virtù della prontezza rispetto a tutti i comandamenti, di cui si parla ripetutamente nelle parole dei nostri Saggi, di benedetta memoria. [Ad esempio:]10 “In ogni momento si dovrebbe essere pronti nell'[adempimento] di un comandamento”.

וזריזותיה דאברהם אבינו, עליו השלום, היא העומדת לעד לנו ולבנינו עד עולם

Così, anche [il merito]11 della “prontezza entusiasta del nostro padre Abramo” (la pace sia su di lui), che si affrettò all'Akedah, il sacrificio di Isacco,12 è con noi e con i nostri figli, per sempre.

כי העקדה עצמה אינה נחשבה כל כך לנסיון גדול, לערך מעלת אברהם אבינו, עליו השלום

Poiché l'Akedah stessa, che Dio ricorda costantemente, non è realmente considerata una prova così grande in relazione alla statura del nostro padre Abramo, la pace sia su di lui,

בשגם כי ה׳ דיבר בו: קח נא את בנך כו׳

soprattutto considerando che Dio stesso gli disse:13 «Prendi tuo figlio [e offrilo in sacrificio]».

והרי כמה וכמה קדושים שמסרו נפשם על קדושת ה׳, גם כי לא דיבר ה׳ בם

Dopo tutto, ci sono stati numerosi santi che hanno dato la vita per la santificazione di Dio, anche se Egli non ha parlato loro.

Come può quindi essere considerata una prova così grande per Abramo, quando Dio stesso gli ha comandato di offrire suo figlio?

רק שאברהם אבינו, עליו השלום, עשה זאת בזריזות נפלאה

Il punto è che nostro padre Abramo (la pace sia su di lui) lo fece con meravigliosa prontezza, poiché, come testimonia il versetto,14 “Abramo si alzò molto presto e [lui stesso15] sellò il suo asino”,

להראות שמחתו וחפצו למלאות רצון קונו, ולעשות נחת רוח ליוצרו

per dimostrare - anche agli altri - la sua gioia e il suo desiderio ardente di compiere la volontà del suo Signore e di portare gratificazione al suo Creatore.

Il precedente Rebbe di Lubavitch, Rabbi Yosef Yitzchak Schneersohn, di benedetta memoria, spiega in un discorso datato 12 Tammuz 5709,16 che il servizio divino dei penitenti dovrebbe coinvolgere anche gli altri. Ora, la sfida dell'Akedah richiedeva che Abramo, l'incarnazione dell'amore e della gentilezza, invertisse la sua natura essenziale, in cui predominava l'attributo di Chesed, e agisse con tutta la severità dell'attributo di Ghevurah. (Da qui l'affermazione di Dio:17 “Ora so che temi Dio”). In questo capovolgimento diametrale Abramo assomigliava a un penitente. E, come un penitente, cercò di condividere con gli altri la sua gioia nel compiere la volontà di Dio.

וממנו למדו רז״ל לקיום כל המצות בכלל, ובפרט מעשה הצדקה העולה על כולנה

Infatti, fu proprio dall'esempio di Abramo e dal potere che egli conferì a tutti i suoi discendenti che i nostri Saggi (di benedetta memoria)18 impararono che è necessaria la prontezza nell'adempimento di tutti i comandamenti in generale, e in particolare per quanto riguarda l'atto di carità che è superiore a tutti gli altri19

המגינה ומצלה בפירותיה בעולם הזה מכל מיני פורעניות המתרגשות

in quanto protegge e salva una persona — con i suoi20 “frutti [che vengono ripagati] in questo mondo”21 — da ogni tipo di calamità che possa verificarsi,

כדכתיב: וצדקה תציל ממות, וכל שכן משאר מיני יסורים הקלים ממות

come è scritto:22 «E la tzedakah salva dalla morte», e quanto più dalle altre sofferenze che sono più lievi della morte.

כל שכן שטוב לנו, גם בעולם הזה, להקדימה כל מה דאפשר

È quindi certamente a nostro vantaggio, anche in questo mondo, essere il più rapidi possibile nel [fare beneficenza], ancor più che nell'adempimento di altri comandamenti, la cui ricompensa potrebbe non essere così tangibile in questo mondo.

שהרי אדם נידון בכל יום

perché, dopo tutto,23 “Un uomo viene giudicato ogni giorno”, quindi è possibile che abbia bisogno del merito della tzedakah di oggi per proteggerlo dal giudizio di oggi.

***

NOTE

1. Nota del Rebbe: “Vedi anche Iggeret HaKodesh, nella Lettera V sopra, dove l'Alter Rebbe afferma che facendo tzedakah si ‘rende il Nome Santo’; [inoltre,] la tzedakah è motivata dall'attributo della gentilezza, la cui dimensione interiore è l'amore”.

2. Deuteronomio 11:12.

3. Cfr. Giobbe 29:22.

4. Deutronomio 32:2.

5. Makkot 23a; Sifri, Bamidbar, sez. 1.

6. Cfr. Isaia 35:3.

7. Nota del Rebbe: “...Poiché, come continua il testo, stiamo parlando di coloro che erano stati ‘ispirati a donare’”.

8. Nota del Rebbe: “Si noti che nel versetto citato (alla fine del Libro di Yeshayahu), ‘ogni settimana’ [lett. ‘ogni Shabbat’] si riferisce al giorno di sabato alla fine della settimana, mentre ‘ogni mese’ si riferisce all'inizio del mese, Rosh Chodesh”.

9. 2 Re 12:5.

10. Nazir 23b; Bava Kama 38b.

11. Chullin 16a.

12. Genesi 22:1-19.

13. Ibid. v. 2.

14. Ibid. v. 3.

15. Vedi il commento di Rashi in quel punto.

16. Sefer HaMaamarim 5709, p. 184.

17. Bereishit 22:12; vedi anche Sefer HaMaamarim — Kuntreisim, Vol. II, p. 642.

18. Pesachim 4a, et al.

19. Nota del Rebbe: “Cfr. Shaar HaYichud VeHaEmunah, inizio del cap. 12”.

20. Peah 1:1.

21. Nota del Rebbe: “Vedi anche Iggeret HaKodesh, Epistola III”.

22. Proverbi 10:2.

23. Rosh HaShanah 16a.

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