lunedì 20 ottobre 2025

Zohar Quotidiano 4980 Noach

Zohar Quotidiano 4980 Noach – Il potere del dieci

Zion Nefesh

Holy Zohar text. Daily Zohar -4980

Zohar Noach

Continua dal precedente ZQ

#175

Il rabbino Yossi disse: “In questa generazione”, questo è a suo merito, che in quella generazione colpevole, lui (Noè) fu ritenuto un uomo giusto e perfetto. Certamente, non è specificamente nella sua generazione, ma anche nella generazione di Mosè, sarebbe stato considerato giusto. Ma non poté difendere il mondo, perché non si trovarono dieci giusti nel mondo, come è detto riguardo alla distruzione di Sodoma: “אוּלַי יִמָּצְאוּן שָׁם עֲשָׂרָה, “Forse se ne troveranno dieci” (Genesi 18:32). E non furono trovati lì, quindi furono distrutti. Allo stesso modo, qui non ne furono trovati dieci; furono trovati solo Noè e i suoi tre figli e le loro mogli, che non erano dieci, e quindi non poterono difendere la generazione.

Note:

Questo passo dello Zohar interpreta “אוּלַי יִמָּצְאוּן שָׁם עֲשָׂרָה (Genesi 18:32), continuando il tema del n. 174 sulla giustizia (צַדִּיק) di Noè. Rabbi Yossi loda Noè come giusto, anche rispetto alla generazione di Mosè, ma il suo merito non fu sufficiente a salvare la generazione del Diluvio a causa della mancanza di dieci giusti, come nel caso di Sodoma. Ciò sottolinea il potere collettivo dei Tzaddikim nel sostenere il mondo.

#176
Rabbi Elazar chiese a suo padre, il rabbino Shimon: «Ecco, abbiamo imparato che quando il mondo è pieno dei peccati degli esseri umani e il giudizio viene emesso, guai al giusto che si trova nel mondo, perché egli viene punito per primo per i peccati dei malvagi». A questo proposito, egli chiese: «Come mai Noè fu salvato dal Diluvio e non fu punito per i peccati della sua generazione?». E Rabbi Shimon gli rispose: «Ecco, è stato detto che il Santo, benedetto sia, desiderava far nascere una discendenza da lui nel mondo, e quindi fu salvato. Inoltre, il giudizio non poté prevalere su di lui, poiché era coperto e nascosto nell'arca e celato alla vista».

Note:

Questo passo dello Zohar continua la discussione sulla giustizia di Noè, affrontando il motivo per cui Noè sfuggì al giudizio del Diluvio nonostante il principio secondo cui i giusti sono puniti per primi per i peccati di una generazione. Il rabbino Shimon spiega che la salvezza di Noè fu dovuta alla volontà divina per la sua discendenza e al suo nascondersi nell'arca, che lo protesse dal giudizio. Ciò riflette il ruolo protettivo di Yesod (Zeir Anpin) nel sostenere i giusti, collegandosi alla preservazione divina di Noè.

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