Zohar Quotidiano 4881 Acharei Mot - La Lettera che viene dall'Infinito
Zion Nefesh
Zohar Acharei Mot
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#383
Rabbi Chizkiyah
disse: Tutto opera secondo il segreto soprannaturale, per insegnarci che chi è
causa di macchia in basso è causa di macchia in alto. “עֶרְוַת כַּלָּתְךָ לֹא תְגַלֵּה” “Non scoprirai la nudità di tua
nuora”. (Levitico 18:15) Abbiamo imparato: Il tempo designato per l'intimità
coniugale tra gli studiosi della Torah è da Shabbat a Shabbat perché conoscono
il segreto della questione. Riescono a concentrare i loro cuori e ad allineare
la loro volontà in modo corretto, e i figli che generano sono chiamati “figli
del Re”. Ma se questi individui causano un'imperfezione in basso, è come se
imperlassero la Sposa Superna, che è Malchut. In questo caso, è scritto: “Non
scoprirai la nudità di tua nuora”. Questa interpretazione si applica a coloro
che conoscono le vie della Torah. Ma per il resto del popolo, l'interpretazione
si riferisce al senso rivelato: Cioè, la tua vera nuora, la moglie di tuo
figlio. Tuttavia, anche con questo peccato, la Shechinah si allontana da loro -
il che significa che anche la Sposa superiore si ritira come conseguenza di
questa trasgressione in basso.
Note:
Lo Zohar
insegna che le trasgressioni fisiche - soprattutto quelle sessuali - hanno
profonde conseguenze spirituali. Per gli studiosi della Torah, le cui unioni
hanno un potenziale elevato, la loro santità o la loro mancanza influisce
sull'unione del Santo Re e della Regina - Zeir Anpin e Malchut. Anche per le
persone comuni, peccati come scoprire la nudità di una nuora causano il ritiro
della Shechinah, indebolendo il legame superno. Questo passaggio sottolinea la
responsabilità della consapevolezza spirituale - soprattutto per coloro che si
dedicano agli studi sacri - e l'unità dei mondi superiori e inferiori.
#384
Abbiamo
imparato che il Santo Nome è inciso con proprietà specifiche attraverso forme
inscritte delle ventidue lettere (dell'alfabeto ebraico).
La Yud (י) è presente nell'Alef (א), e la Alef è nella Yud.
La Yud è nella
Bet (ב) e la Bet è nella Yud.
La Yud è nella
Dalet (ד) e la Dalet è nella Yud.
La Yud è nella
Hei (ה) e la Hei è nella Yud.
La Yud è nellla
Ghimel (ג), e la Ghimel è nella Yud.
E così via -
tutte le lettere sono incise nella Yud.
E la Yud le
eleva - cioè eleva tutte le ventidue lettere.
Spiegazione
(Rabbi Ashlag)
Questo
passaggio rivela un profondo principio cabalistico: la Yud (י), che rappresenta Chokhmah, è la fonte e la radice di tutte le
ventidue lettere ebraiche, così come Chokhmah è la fonte di tutta la Creazione,
come nel versetto: “כֻּלָּם בְּחָכְמָה עָשִׂיתָ” - “Tutto è stato fatto con sapienza”
(Salmi 104:24). La spiegazione si svolge come segue: Ogni lettera ebraica,
quando viene scritta, inizia con un punto, simboleggiato dalla Yud (י). Questo punto rappresenta Chokhmah, la scintilla iniziale
della Creazione o seme intellettuale all'interno di ogni forma. Poi la lettera
viene disegnata ed estesa, ma la sua radice è sempre la Yud. Si dice quindi che
lo Yud illumini e sia presente in ogni altra lettera - Alef, Bet, Gimel, ecc.
Poi, il processo si inverte: si dice che ognuna di queste lettere si eleva e
ritorna alla Yud, mostrando che tutto alla fine si reintegra in Chokhmah. Così,
la Yud diventa il contenitore di tutte le lettere - le incide e le raccoglie in
sé.
Inoltre, la
forma e le dimensioni modeste della Yud hanno un significato profondo: è
piccola, umile e quasi nascosta, eppure racchiude in sé il potere di dare
origine a tutte le altre lettere e quindi all'intera Torah e, per estensione,
al mondo. Come insegna il Talmud (Menachot 29b), anche le corone delle lettere
della Torah racchiudono segreti profondi, tanto più il punto fondamentale da
cui emergono.
In questo modo,
scrivere la Torah diventa non solo un compito scribale, ma una rievocazione
spirituale della Creazione, in cui il sofer incanala la saggezza divina
(Chokhmah) nella realtà fisica attraverso le lettere sacre. Ogni lettera,
parola e rotolo è quindi un riflesso vivente del flusso della Sefirot - dalla
Luce infinita di Ein Sof, attraverso Chokhmah, nel mondo rivelato della forma e
del significato.
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