domenica 15 giugno 2025

Zohar Quotidiano 4881 Acharei Mot

 Zohar Quotidiano 4881 Acharei Mot - La Lettera che viene dall'Infinito

Zion Nefesh

Holy Zohar text. Daily Zohar -4881

Zohar Acharei Mot

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#383

Rabbi Chizkiyah disse: Tutto opera secondo il segreto soprannaturale, per insegnarci che chi è causa di macchia in basso è causa di macchia in alto. “עֶרְוַת כַּלָּתְךָ לֹא תְגַלֵּה “Non scoprirai la nudità di tua nuora”. (Levitico 18:15) Abbiamo imparato: Il tempo designato per l'intimità coniugale tra gli studiosi della Torah è da Shabbat a Shabbat perché conoscono il segreto della questione. Riescono a concentrare i loro cuori e ad allineare la loro volontà in modo corretto, e i figli che generano sono chiamati “figli del Re”. Ma se questi individui causano un'imperfezione in basso, è come se imperlassero la Sposa Superna, che è Malchut. In questo caso, è scritto: “Non scoprirai la nudità di tua nuora”. Questa interpretazione si applica a coloro che conoscono le vie della Torah. Ma per il resto del popolo, l'interpretazione si riferisce al senso rivelato: Cioè, la tua vera nuora, la moglie di tuo figlio. Tuttavia, anche con questo peccato, la Shechinah si allontana da loro - il che significa che anche la Sposa superiore si ritira come conseguenza di questa trasgressione in basso.

Note:

Lo Zohar insegna che le trasgressioni fisiche - soprattutto quelle sessuali - hanno profonde conseguenze spirituali. Per gli studiosi della Torah, le cui unioni hanno un potenziale elevato, la loro santità o la loro mancanza influisce sull'unione del Santo Re e della Regina - Zeir Anpin e Malchut. Anche per le persone comuni, peccati come scoprire la nudità di una nuora causano il ritiro della Shechinah, indebolendo il legame superno. Questo passaggio sottolinea la responsabilità della consapevolezza spirituale - soprattutto per coloro che si dedicano agli studi sacri - e l'unità dei mondi superiori e inferiori.

#384

Abbiamo imparato che il Santo Nome è inciso con proprietà specifiche attraverso forme inscritte delle ventidue lettere (dell'alfabeto ebraico).

La Yud (י) è presente nell'Alef (א), e la Alef è nella Yud.

La Yud è nella Bet (ב) e la Bet è nella Yud.

La Yud è nella Dalet (ד) e la Dalet è nella Yud.

La Yud è nella Hei (ה) e la Hei è nella Yud.

La Yud è nellla Ghimel (ג), e la Ghimel è nella Yud.

E così via - tutte le lettere sono incise nella Yud.

E la Yud le eleva - cioè eleva tutte le ventidue lettere.

Spiegazione (Rabbi Ashlag)

Questo passaggio rivela un profondo principio cabalistico: la Yud (י), che rappresenta Chokhmah, è la fonte e la radice di tutte le ventidue lettere ebraiche, così come Chokhmah è la fonte di tutta la Creazione, come nel versetto:  כֻּלָּם בְּחָכְמָה עָשִׂיתָ - “Tutto è stato fatto con sapienza” (Salmi 104:24). La spiegazione si svolge come segue: Ogni lettera ebraica, quando viene scritta, inizia con un punto, simboleggiato dalla Yud (י). Questo punto rappresenta Chokhmah, la scintilla iniziale della Creazione o seme intellettuale all'interno di ogni forma. Poi la lettera viene disegnata ed estesa, ma la sua radice è sempre la Yud. Si dice quindi che lo Yud illumini e sia presente in ogni altra lettera - Alef, Bet, Gimel, ecc. Poi, il processo si inverte: si dice che ognuna di queste lettere si eleva e ritorna alla Yud, mostrando che tutto alla fine si reintegra in Chokhmah. Così, la Yud diventa il contenitore di tutte le lettere - le incide e le raccoglie in sé.

Note:
Lo scriba della Torah, o sofer stam, inizia ogni lettera appoggiando delicatamente la punta della penna d'oca sulla pergamena per formare un piccolo punto, un segno minuscolo a forma di lettera ebraica י (Yud). Questo atto deliberato non è semplicemente tecnico: ha un profondo legame spirituale. La Yud, la lettera più piccola dell'alfabeto ebraico, rappresenta la Sefira di Chokhmah, il lampo di luce iniziale nella struttura delle Dieci Sefirot. È il seme della Creazione, il punto di origine da cui scaturisce ogni altra espressione. Chokhmah è il punto indiviso di puro potenziale da cui emerge tutta la realtà, e così anche ogni lettera della Torah nasce da una Yud. Lo scriba inizia con questo piccolo segno e da esso sviluppa la forma unica di ogni lettera. Questo processo rispecchia il dispiegamento metafisico dell'universo: Chokhmah dà vita a Binah, che poi dà struttura e dettagli a ciò che un tempo era solo una scintilla indifferenziata di intuizione.
Lo Zohar allude a questo quando dice che la Torah è stata creata dal fuoco nero sul fuoco bianco: un riferimento alle lettere (fuoco nero) che si formano da una luce bianca infinita (la fonte divina indifferenziata). La Yud, in questo senso, è il primo “fuoco nero”, il punto di definizione che inizia a limitare e modellare l'infinito in una forma che può essere letta, compresa e rivelata.

Inoltre, la forma e le dimensioni modeste della Yud hanno un significato profondo: è piccola, umile e quasi nascosta, eppure racchiude in sé il potere di dare origine a tutte le altre lettere e quindi all'intera Torah e, per estensione, al mondo. Come insegna il Talmud (Menachot 29b), anche le corone delle lettere della Torah racchiudono segreti profondi, tanto più il punto fondamentale da cui emergono.

In questo modo, scrivere la Torah diventa non solo un compito scribale, ma una rievocazione spirituale della Creazione, in cui il sofer incanala la saggezza divina (Chokhmah) nella realtà fisica attraverso le lettere sacre. Ogni lettera, parola e rotolo è quindi un riflesso vivente del flusso della Sefirot - dalla Luce infinita di Ein Sof, attraverso Chokhmah, nel mondo rivelato della forma e del significato.

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