La lezione di Tanya di oggi 26 Elul 5785 · 19 settembre 2025
Igheret
HaKodesh, fine della Lettera 17
וזהו: רחבה מצותך מאד
E questo è il significato del
[versetto]: “E il tuo comandamento è molto ampio”.
היא
מצות הצדקה, שהיא כלי ושטח רחב מאד, להתלבש בה הארת אור אין סוף ברוך הוא
Questo si riferisce al precetto della
carità, che è un vaso di grande volume, in cui può essere investita la
radiazione della luce [infinita] di Ein Sof,
וכמו
שכתוב: לבושו צדקה
(1come è scritto,2
“Il suo abito è tzedakah”).
אשר
יאיר לעתיד בבחינת בלי גבול ותכלית
In futuro questa [luce] risplenderà
senza limiti né fine,
בחסד
חנם באתערותא דלתתא זו, הנקראת דרך ה׳
con una grazia [divina] gratuita
suscitata da questo risveglio dal basso - dalla gentilezza e dalla tzedakah
iniziate dall'uomo - che è chiamata “la via di Dio”.
Come menzionato sopra, anche quando
questa rivelazione Divina è concessa in risposta a un risveglio dal basso, è
comunque considerata “gentilezza gratuita”, poiché è concessa in modo
sproporzionato rispetto alle azioni dell’uomo; la tzedakah dell’uomo non è altro che un
recipiente che gli permette di ricevere la benevolenza di questa rivelazione
Divina.
וזהו
לשון מאד, שהוא בלי גבול ותכלית
E questo è il significato del termine
“molto [ampio]”, che significa illimitatezza e infinità: la tzedakah agisce
come un recipiente infinitamente ampio per ricevere un grado infinito di
divinità.
אבל:
לכל תכלה ראיתי קץ
Tuttavia, all'inizio del versetto
citato sopra,3 [è scritto:] “Ad ogni tichlah (lett. ‘conclusione’)
ho visto una fine”.
תכלה
היא מלשון כלות הנפש שבגן עדן
Il termine tichlah è correlato al
termine kalot hanefesh, l'intenso desiderio - fino al punto di estinzione -
dell'anima nel Gan Eden,
שהיא
בבחינת קץ ותכלית וצמצום, כנ״ל
perché essa (cioè la luce divina a cui
si aspira nel Gan Eden) ha una fine e un limite, e subisce una contrazione,
come menzionato sopra: questa è la radiazione della luce finita chiamata
Memaleh Kol Almin.
Likkutei Levi Yitzchak, scritto dal
padre del Rebbe, spiega come “fine”, “limite” e “contrazione” si riferiscano
rispettivamente a tre tipi di illuminazione che si irradiano all'interno del
Gan Eden. Spiega anche perché il versetto sceglie di usare la parola “fine”
piuttosto che ‘limite’ o “contrazione”.
ולכל
תכלה
Per quanto riguarda il termine “ad ogni
[tipo di] tichlah”, quando il versetto allude solo al desiderio delle anime nel
Gan Eden,
הוא
לפי שיש כמה וכמה מעלות ומדרגות גן עדן, זה למעלה מזה, עד רום המעלות
questo è usato perché ci sono numerosi
livelli e gradini del Gan Eden, uno più alto dell'altro, fino al livello più
alto.
כמו
שכתוב בלקוטי הש״ס מהאריז״ל, בפירוש מאמר רז״ל: תלמידי חכמים אין להם מנוחה כו׳
Come è scritto in Likkutei HaShas di R.
Isaac Luria, di benedetta memoria, nella spiegazione dell'insegnamento dei
nostri Saggi, di benedetta memoria,4 “Gli studiosi della Torah non
hanno riposo [in questo mondo né nell'altro]”.
שעולים
תמיד ממדרגה למדרגה בהשגת התורה, שאין
לה סוף כו׳
perché stanno costantemente salendo di
livello in livello nella [loro] comprensione della Torah, che non ha fine... —
עד אחר
התחיה, שיהיה להם מנוחה כו׳
fino a dopo la Resurrezione, quando
avranno riposo..., perché quel tempo sarà5 «un giorno che è interamente Shabbat
e riposo».
In quel momento si rivelerà uno
splendore dall'Essenza di Dio che trascende completamente i livelli;
l'elevazione da un livello all'altro sarà quindi non solo impossibile, ma anche
inutile. In quel momento le anime mortali troveranno finalmente riposo, mentre
si dilettano nello splendore dell'Essenza di Dio.
NOTE
1. Le parentesi sono presenti nel testo
originale.
2. Da un piyyut (Machzor per Rosh
HaShanah, p. 98; Machzor per Yom Kippur, p. 118).
3. Salmo 119:96.
4. Conclusione del trattato Berachot.
5. Conclusione del trattato Tamid.
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