Zohar Quotidiano 4998 Chayei Sarah – L'anima gemella presso il pozzo
Zion Nefesh
Zohar Chayei
Sarah
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#175
E lei mi disse:
“גַם אַתָּה שְׁתֵה”, “Bevi anche tu” (Genesi 24:44). Il
significato è che lei gli fece capire tre cose: primo: anche tu sei un
servitore come me, cioè privo delle tre sefirot superiori (ג" ר), secondo: E la mia conoscenza di te non era confusa con la
comprensione della Shechina, che lei non si sbagliava sul fatto che c'è una
perfezione finale nel suo Mochin, che conferisce alle anime, come la perfezione
del Santo, benedetto Egli sia. Terzo: E tu devi comprendere che sei stato
creato come me. Anche se sei un angelo, sei comunque come un essere creato,
cioè nell'aspetto della mancanza, come me.
Note:
La “fanciulla”
(anima) rivela a Metatron (angelo) tre verità: la sua servitù e mancanza
(katnut), nessuna confusione con la perfezione di YHVH e la sua natura creata
con deficienza.
#176
“וְגַם לִגְמַלֶּיךָ אֶשְׁאָב”,
“E attingerò anche per i tuoi cammelli” (Genesi 24:44). Cioè, lei fa anche
sapere ai suoi ospiti ciò che ha ottenuto e attinto, “per i tuoi cammelli”
significa i tuoi ospiti, come menzionato sopra. Cioè, la conoscenza del suo
conseguimento è: 1) Che la tua fazione non l'ha ottenuto, perché manca di
conseguimento. 2) E sapevo di avere un livello superiore al tuo, cioè l'aspetto
dell'inclusione dal punto di vista di questo mondo, che manca agli angeli
superiori. 3) E come siete stati creati dalla radiosità che vi è stata data,
cioè anche lei ha raggiunto il segreto della sua creazione. Se lui dice, se il
corpo dice tutte le conquiste di cui sopra, questo segno sarà dato nella mia
mano per tutte queste cose. Perché questo segno che hai fatto per me sarà dato
nella mia mano per tutte queste cose, che il corpo gli dirà tutte le cose di
cui sopra, nessuna delle quali mancherà. Allora saprò che lei è la donna, lui è
il corpo, da quell'anima, secondo il giuramento che mi ha fatto (dal mio
maestro).
Nell'interpretazione
dello Zohar, il servo rappresenta l'angelo Metat-n, l'angelo intermediario,
mentre l'anima del giusto discende in un corpo fisico, simboleggiato dalla
“fanciulla” al pozzo. Proprio come il servo cerca una sposa degna di Isacco,
Metat-n esamina il corpo per confermare la sua corrispondenza con l'anima,
mettendo alla prova la sua conoscenza della Torah e il suo merito spirituale.
L'atto di Rebecca di attingere l'acqua rispecchia il raggiungimento da parte
dell'anima della saggezza divina (Mochin), attinta dal pozzo della Torah, per
sostenere l'unione con Zeir Anpin. I cammelli simboleggiano le schiere di
angeli di Metat-n, e l'offerta dell'anima di abbeverarli riflette la sua
capacità di elevare anche gli angeli attraverso le sue azioni terrene.
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